ORVIETO — Nasce finalmente l'Università del vino in una città che da sempre ha una fortissima vocazione in questo settore economico e che adesso punta anche sulla formazione.
In attesa che cominci a diventare concreto il progetto allo studio del ministero delle Risorse Agricole per trasformare la ex caserma Piave in un centro all'avanguardia nel campo agricolo, per il momento si procede con la creazione del «palazzo del gusto» all'interno del complesso di San Giovanni, dove, appunto, troverà sede un corso universitario di enologia.
Una luogo ideale nel quale i ragazzi desiderosi di trasformare in una vera e propria professione il loro interesse per questa materia avranno la possibilità di divenire ottimi sommelier, ma anche assaggiatori di formaggio e di olio.
Il progetto dell'Università del vino verrà lanciato in maniera compiuta ed ufficiale solamente nel corso del prossimo anno, in occasione della settima edizione dello «Slow food».
Ad anticipare le linee-guida del futuro ateneo è stato il sindaco Stefano Cimicchi, spiegando che l'iniziativa sorgerà grazie al concorso non solo dell'ente comunale, ma anche della Regione e della Provincia di Terni.
«Il corso universitario dedicato all'enologia — ha sostenuto il primo cittadino orvietano — dovrebbe svolgersi in collaborazione anche con altre città che hanno una forte vocazione in questo senso».
A questo punto si tratta di verificare se l'organizzazione della facoltà dedicata a Bacco sia tale da poter decentrare i corsi anche fuori da Orvieto, ma va doverosamente rilevato il grosso passo in avanti fatto anche nel sostegno alle aziende del luogo, quasi sempre costrette a ricercare altrove i propri, preziosissimi, specialisti.