28.10.2002 | Vino e dintorni

Nel calice il novello

Cantine in ”fermento” per la nuova produzione di vino. Vini dolci, fruttati e floreali. In una parola vini novelli. Terminata da poco la vendemmia è iniziato il conto alla rovescia per la degustazione della nuova produzione del Novello che secondo le norme di legge può essere messo in vendita a partire dal 6 novembre.

Dai pochi, iniziali produttori si è passati, nella nostra Provincia, ad oltre 30 specialisti e a quasi mezzo milione di bottiglie. Vini invitanti già dal nome Non ti scordar di me, Gaio Rosso, Petto d'angelo, Neos, Castagnetto. Un successo dilagante, favorito tanto dai profumi fruttati e dal sapore gradevole del vino quanto dal prezzo, tutt’altro che proibitivo della bottiglia: in media dai 3 ai 5 euro. Anche se i veri intenditori continuano a negargli quella dignità che spetta, invece di diritto ai classici come il Montepulciano, il Sangiovese, il Rosso Piceno. Inutile precisare che si tratta di un operazione prevalentemente commerciale. La sua modalità di produzione, vale a dire un particolare processo di vinificazione tramite macerazione carbonica, se da una parte comporta l'impiego di strumenti tecnici ben più complessi del tino e della botte, dall’altra consente di realizzare immediati guadagni. E, per di più, favorisce le strategie dei grandi numeri. «Il vino novello -spiega l’esperto Antonio Attorre di Arcigola Slow Food- è una soluzione per le aziende. E’ un prodotto che non richiede invecchiamento e c’è subito il rientro economico. E' un vino, inoltre, a largo consumo, apprezzato in modo particolare dai giovani». Per tutti gli appassionati del settore e per i curiosi è ghiotta l’occasione di una visita, martedì 5 novembre, all’Enoteca regionale delle Marche, ad Offida, dove la Vinea a partire dalle ore 16 fino alle 20,30 organizza la X edizione del Banco d’Assaggio dei Vini novelli Doc e vini giovani. Nell’accogliente sala dell’Enoteca regionale le migliori aziende picene proporranno alla degustazione le loro prime produzioni vinicole 2002, una tipologia di prodotti leggeri e carichi di aromi primaverili, accompagnati da prodotti tipici locali. Un invito a trascorrere alcune ore in allegria ed assaggiare il vino giovane che accompagna a fine d'anno i piatti delle feste. «Ci aspettiamo, anche quest'anno-sostiene Ido Perozzi, presidente di Vinea- un importante partecipazione soprattutto da parte dei ristoratori ed albergatori locali che sicuramente saranno i primi e più interessati degustatori». Tra le aziende che hanno aderito all'iniziativa si segnalano: Velenosi Ercoli (Ascoli), Panichi Seghetti (Castel di Lama),Vitivinicola Costadoro (San Benedetto), Aurora, Ciù-Ciù, Villa Pigna (Offida), Terre Cortesi, Azienda San Francesco (Acquaviva Picena) Cocci Grifoni, La Fontursia, Le Caniette, Cantina dei Colli ripani (Ripatransone), Vinicola del Tesino e Palmaroli Filippo (Grottammare), Saladini Pilastri (Spinetoli), Rio Maggio (Montegranaro). Clima di festa, dunque, con il lieto novello. «Il settore vitivinicolo piceno- precisa Perozzi-sta conoscendo un periodo particolarmente felice testimoniato dagli importanti riconoscimenti ottenuti da diverse aziende della zona i quali testimoniano la qualità delle nostre produzioni e la capacità e serietà dei nostri vitivinicoltori». Per degustare quanto di meglio le aziende della nostra Provincia producono bisognerà attendere, però, il primo dicembre quando all'Enoteca di Offida verranno presentati, alla presenza dei responsabili del Gambero Rosso e Arcigola Slow Food, i vini che hanno ottenuto i Tre Bicchieri sulla Guida dei Vini del 2003.

FONTE: IL MESSAGGERO

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