![]() |
Alle Regioni spetta il ruolo di coordinamento e organizzazione sul territorio. All'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" di Teramo compete invece il compito di gestire a livello nazionale questa nuova banca dati, completamente informatizzata e accessibile via internet da operatori e cittadini, per la registrazione e l'identificazione degli animali bovini e bufalini, in tutto oltre 8 milioni e mezzo di capi, con una vita media di quattro anni. Dal 15 luglio 2002, momento di avvio definitivo dell'anagrafe, al 25 luglio, dunque nei primi 10 giorni, gli accessi sono stati circa 100mila per una media giornaliera di circa 4 mila, con una punta massima di 12872. Il sistema, tra i più avanzati d'Europa, è stato presentato nella Sala Stampa della Presidenza del Consiglio dal Ministro della Salute Girolamo Sirchia, dal Ministro per le Politiche agricole e forestali Giovanni Alemanno, dal Sottosegretario alla Salute con delega sulla materia Cesare Cursi. Più sicurezza per i consumatori Finalizzata alla tutela della salute pubblica e del patrimonio zootecnico, l'Anagrafe rientra nel quadro dell'accordo per la promozione della sicurezza alimentare nel nostro Paese siglato dai due Ministeri in sede di cabina di regia. Rappresenta infatti il supporto fondamentale per trasmettere informazioni corrette e veritiere ai consumatori e consentire un'etichettatura adeguata e chiara del prodotto, oltre alla completa tracciabilità dell'animale. Come funziona: gli elementi chiave L'Anagrafe è articolata su tre livelli operativi: locale (Asl), regionale (Centro operativo regionale) e nazionale (il Centro Servizi costituito presso l'IZSAM), collegati attraverso la rete Sis, Sistema informativo sanitario. L 'Anagrafe si basa sulla certificazione da parte del servizio veterinario della Asl dell'iscrizione del capo nella Banca Dati Nazionale (BDN) e il conseguente rilascio e vidimazione del passaporto, sulle dichiarazioni del detentore degli animali e del responsabile dello stabilimento di macellazione, sulla registrazione in tempo reale degli eventi nella BDN, via Internet. Il sito della banca dati per gli operatori (https://anages.izs.it) è ad alta sicurezza. L'accesso avviene mediante "smart card" che viene rilasciata dal Centro nazionale del Servizio anagrafe presso l'IZSAM. Il "passaporto" Il passaporto è il documento di identificazione dell'animale, lo rilasciano le Asl e contiene tutti i dati anagrafici e il codice identificativo, che sono poi contenuti nel marchio auricolare, e le movimentazioni dell'animale. Può essere rilasciato soltanto dopo l'iscrizione del capo nella BDN da parte della Asl. Vale ricordare che l'anagrafe è la base per collegare tutte le altre informazioni, come quelle relative all'alimentazione e agli interventi sanitari. Il passaporto deve accompagnare gli animali in ogni spostamento. Per quanto riguarda i capi importati, se arrivano da Paesi extra comunitari vengono registrati ex-novo, dopo averli marcati con marchio italiano, (come avviene per tutti gli animali presenti in anagrafe) e viene rilasciato il passaporto. Se il capo proviene da paesi della Comunità europea, conserva marchio, passaporto e codice identificativo originari. L'ingresso nell'allevamento italiano viene annotato sul passaporto. Compiti di allevatori e Asl Il "detentore" dell'animale notifica alla BDN gli eventi (nascita, morte, movimentazioni, uscite e ingressi) del proprio allevamento. Può registrare direttamente i dati via internet o avvalersi dell'assistenza di veterinari riconosciuti, di associazioni e organismi specifici, delle Asl. Il servizio veterinario della Asl, oltre al rilascio e vidimazione del passaporto, è responsabile dei controlli amministrativi e sanitari e riporta in BDN le eventuali irregolarità. Tutte le notizie a disposizione di ogni cittadino Da 1° ottobre i consumatori potranno accedere via Internet (www.izs.it) a tutte le informazioni anagrafiche sulla "carne" che vogliono acquistare attraverso il codice identificativo dell'animale contenuto nell'etichetta delle confezioni o nel cartello esposto appositamente dal negoziante. In fase di sperimentazione anche la possibilità, attraverso il sistema Wap del cellulare, di collegarsi al sito internet dell'Istituto e, digitando il codice identificativo dell'animale, conoscerne egualmente la storia anagrafica. Si prevede che nei supermercati o dal proprio macellaio di fiducia, nel breve termine, l'operazione sarà possibile con uno schermo e un terminale messi direttamente a disposizione del cliente dal commerciante stesso. |