Negli anni la
competizione sui mercati è andata crescendo ed il territorio si è
progressivamente affermato come una risorsa decisiva delle aree
vitivinicole di pregio, tanto da imporsi come elemento centrale
nelle strategie del sistema consortile chiantigiano.
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L’intento generale di
questa operazione è infatti quella di rafforzare le
politiche di sviluppo e la struttura organizzativa del
territorio, favorendo la concentrazione delle risorse e
delle capacità decisionali in un soggetto qualificato e
di grande capacità operativa. Già oggi il Chianti è
l’area vitivinicola più strutturata d’Europa, con una
rete di imprese organizzate in consorzi che si occupano
di vino, olio, servizi e con una Fondazione orientata
alla valorizzazione culturale ed alla tutela ambientale
e paesaggistica. |
Attraverso la
fusione il fulcro di questa organizzazione sarà d’ora in avanti
costituito dal Consorzio Vino Chianti Classico, che svolgerà anche
le funzioni di promozione sui mercati internazionali prima di
competenza del Consorzio del Gallo Nero.
Le assemblee dei soci dello scorso 6 maggio hanno formalmente
sancito la riunificazione ed il Gallo Nero è tornato così ad essere
il simbolo di tutto il Chianti Classico, l’originaria e la più
nobile delle denominazioni del Chianti, che include nel suo
territorio nove municipalità comunali tra le province di Firenze e
Siena.
L’obiettivo dichiarato è di “fare sistema”, utilizzando al meglio le
risorse disponibili per accrescere la competitività delle imprese
della denominazione. In altre parole la riunificazione dei due
consorzi è in linea con quanto suggeriscono le maggiori istituzioni
nazionali, dal Presidente della Repubblica al Ministro delle
politiche agricole al Presidente di Confindustria, poiché questa è
l’unica strada che il nostro Paese può percorrere per reggere la
concorrenza globale.
Forte dei suoi 600 associati, con un fatturato medio stimato di
mezzo miliardo di Euro (solo per il settore vino) e 260.000
ettolitri di produzione media annua, il Chianti Classico potrà così
guardare con più fiducia al futuro, con la consapevolezza di aver
adeguato la sua struttura interna per meglio affrontare le sfide del
mercato.
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Alessandro Maurilli
enovago@vinit.net |