Uova che "a sorpresa"
faranno la loro comparsa su 300milioni di uova di
gallina che si stima verranno consumate nella settimana di Pasqua
per impieghi industriali, artigianali, consumi diretti e per decorazioni
pasquali. Una interessante novità - precisa la
Coldiretti - per un periodo in cui tradizionalmente si registra
la più alta domanda di uova dell'anno. Il nuovo sistema di etichettatura e
marchiatura delle uova con l'obbligo di indicare la provenienza e il
metodo di allevamento è stato adottato - sostiene la Coldiretti - per
garantire la trasparenza nel percorso dal pollaio alla tavola e consentire
acquisti consapevoli ai consumatori.
La nuova normativa comunitaria sulle
uova con "pedigree"- precisa la Coldiretti -
rappresenta un importante passo in avanti per rispondere alla domanda di
trasparenza di imprese e consumatori che chiedono di poter conoscere
l'origine degli alimenti acquistati soprattutto di fronte ai recenti
scandali alimentari. Dopo l'etichettatura di origine della
carne bovina per far fronte alla crisi di mucca pazza, gli obblighi di
legge sull'esposizione al pubblico di cartelli con origine, varietà e
categoria della frutta e verdura commercializzate, è arrivato anche
l'obbligo di etichettatura dal campo alla tavola per le uova, ma molto
resta tuttavia ancora da fare e l'etichetta è anonima - precisa la
Coldiretti - per il latte, per il pollame, i conigli e la carne di maiale
come pure per l'olio extravergine di oliva che è possibile
commercializzare sotto forma di miscele di oli di origine diversa senza
che ciò venga indicato in etichetta.
Mentre anche per la frutta e verdura conservata e trasformata in scatola o
surgelata la legge non prevede alcun obbligo di indicare l'origine in etichetta
come accade con l'importazione di semilavorati cinesi utilizzati in
concentrati e preparati al pomodoro nazionali e il succo di arancia
importato dal Brasile. Una situazione che potrebbe presto cambiare grazie
alla proposta di legge popolare per
"l'indicazione obbligatoria nell'etichettatura dell'origine dei prodotti
alimentari" sostenuta dalla Coldiretti e che ha raccolto il
consenso di un milione di firme ed è ora all'esame del Parlamento.
Secondo l'ultima indagine del "Barometro dei
consumatori" effettuata da Eurisko per Indicod (27.000 imprese
industriali e della distribuzione associate) il 78 % dei consumatori -
riferisce la Coldiretti - sente il bisogno di più informazione
sull'origine degli alimenti che acquista, ma si scontra con il fatto che
solo nel 17 % dei casi è realmente possibile essere nelle condizioni di
conoscere, attraverso l'etichetta, la provenienza. In Italia - riferisce
la Coldiretti - sono prodotte ogni anno quasi 13 miliardi di uova quasi
del tutto sufficienti a soddisfare la domanda del consumo nazionale che
raggiunge un valore medio per abitante di 223 uova all'anno.
Fonte:
Coldiretti.it |