Toscana
- Prodotti Dop e Igp
DOC - DPR 17/05/1986 e successive modifiche
DOP - REG. CEE nr. 1263 del 01/07/1996
CENNI STORICI
Il Pecorino Toscano era un tempo chiamato “Cacio Marzolino” perchè la sua
produzione iniziava nel mese di marzo ed è con tale nome che lo troviamo
menzionato in una memoria sul formaggio toscano scritta dal dott.
Francesco Molinelli verso la fine del ’700.
AREA DI PRODUZIONE
Intero territorio della regione Toscana e parte del territorio delle
provincie di Perugia e Viterbo.
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
Formaggio ovino a pasta tenera o semi-dura. Le forme sono cilindriche a
facce piane con scalzo alto circa 7/11 centimetri, leggermente convesso.
Il peso di ogni forma può variare da 1 chilo a 3 chili e mezzo. La pasta
ha struttura compatta e tenace al taglio per il tipo a pasta semi-dura,
con eventuale occhiatura minuta non regolarmente distribuita. Si presenta
di colore bianco o paglierino più o meno intenso. La crosta esterna è di
colore giallo con varie tonalità fino al giallo carico. Il sapore è
fragrante, accentuato, caratteristico delle particolari procedure di
produzione.
TECNICHE DI PRODUZIONE
Viene prodotto esclusivamente con latte di pecora intero proveniente da
pecore la cui alimentazione è prevalentemente costituita da foraggi verdi
o affienati provenienti dall’area di produzione. Il latte eventualmente
inoculato con colture di fermenti lattici naturali viene coagulato con
caglio di vitello ad una temperatura compresa tra i 35 e i 38°C. Ottenuta
la coagulazione si procede alla rottura della cagliata che nella varietà a
pasta semi-dura può subire un trattamento termico per 10/15 minuti. La
pasta così ottenuta viene posta in apposite forme per lo sgrondo del
siero.
La sineresi viene effettuata tramite pressatura manuale oppure con
stufatura a vapore. La salatura può avvenire o a secco o in salamoia ed in
alcuni casi è previsto il trattamento con preparati anti muffa. Il
formaggio viene poi portato in celle idonee, temperatura di 8-10°C,
umidità non inferiore all’80-90%, per la stagionatura per un periodo non
inferiore ai 20 giorni per la varietà a pasta tenera e non inferiore a 4
mesi per la tipologia a pasta semi-dura.
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