12.03.2003 | Cultura e Tradizioni

Per favore, non chiamateli Sommeliers!

E' certamente vero che il sommelier, in un perfetto servizio a ristorante si occupa anche di portare in tavola la bottiglia d'acqua. Ma il sommelier è soprattutto un professionista della ristorazione, capace di consigliare il vino giusto, di offrire un servizio di classe, di proporre abbinamenti da favola, di attrarre il cliente e di affascinarlo facendogli gradualmente scoprire il mondo del vino e dell'enogastronomia...

Apprezzo molto che l'Adam ed in particolare il suo carismatico presidente e mio amico Mario Celotti, si prodighino per una conoscenza delle varie tipologie di acqua; faccio però sinceramente fatica a pensare che si arrivi ad ottenere una “carta delle acque” in quei locali dove solo da poco si è cominciato a presentare una “decente carta dei vini”, dove è quasi assente quella degli oli e degli aceti e dove è ancor lungi da venire quella dei “distillati”.

Sbagliano quei clienti che per principio non ordinano l'acqua a ristorante, poichè essa aiuta a rinfrescare il palato, è indispensabile ad accarezzarlo nel passaggio da un vino ad un altro, senza mai però mescolare il vino assieme all'acqua. L'Italia assieme alla Francia detiene il patrimonio vitivinicolo piú apprezzato e consistente al mondo, ed anche il numero piú alto di sommeliers; e tutti noi sappiamo che per ottenere un grande vino occorrono millenni di storia della viticoltura, ci vogliono cantine fresche ed adeguate e il lavoro e l'opera dell'uomo risultano sempre determinanti ed indispensabili per trecentosessantacinque giorni all'anno.

Sappiamo anche che il colore del vino e la sua consistenza sono frutto di eleganti maturazioni in vigne, comprendiamo pure che certi aromi ed il bouquet olfattivo sono il risultato di vinificazioni corrette, controllate ed equilibrate. Intuiamo anche che il gusto finale e l'armonia che i vini di classe sanno regalare, emergono perchè ogni passaggio ha rispettato tutte le migliori regole.

Ed infine gli abbinamenti ideali a tavola: ci permettiamo di dire che ci appaga di piú e ci regala maggiori emozioni e profondità gustative un Rosso Conero Riserva, appositamente aerato in un decanter di cristallo, con la candela accesa che funge da fonte luminosa, allo scopo di consentirci di vedere in trasparenza, i colori vivi e netti del vino, per poi successivamente mettere questo nettare in perfetto abbinamento ad un fagiano tartufato, a dei tordi allo spiedo, o ad un persistente formaggio di fossa di Talamello. Mi perdonerete, ma tutto ciò mi gratifica molto piú di qualsiasi abbinamento, fosse anche con la miglior acqua proveniente da chissà quale sperduta sorgente, per quanta essa possa essere chiara, fresca e …..dolce.

Giuseppe Cristini
Presidente dei Sommeliers del Montefeltro

cristini@montefeltro.info

altri interventi di Giuseppe Cristini, li trovi su
Montefeltrotour.it

px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?