L'impiego di vasetti in vetro per le conserve ha una storia molto antica alle spalle: ecco i vantaggi legati all'impiego di questo tipo di materiale.
L'industria del packaging è al centro di un costante processo di innovazione che porta alla messa a punto di materiali e soluzioni sempre più efficienti per il confezionamento dei prodotti, soprattutto in campo alimentare.
Sugli scaffali di negozi e supermercati si possono trovare packaging in nuovi polimeri plastici ad elevata sicurezza dal punto di vista alimentare, così come materiali ecocompatibili per il confezionamento di bevande e alimenti. Eppure, nonostante tutto, il vetro rimane una risorsa irrinunciabile per le industrie conserviere – nonostante la sua sia una storia ultra millenaria. Come mai?
Vi sono diversi motivi alla base del "successo" del vetro. In primis, questo materiale è 100% naturale e completamente inerte anche a contatto con le sostanze più aggressive come ad esempio gli alimenti tendenzialmente acidi (es. passata di pomodoro, alcuni tipi di marmellate...). Ciò significa che il vetro non contaminerà mai il suo contenuto, e questo è un fattore molto importante a livello di sicurezza alimentare.
Altro aspetto da considerare è il fatto che nei vasetti per le conserve si forma spesso il sottovuoto e solamente la resistenza del vetro è in grado di sopportare al meglio queste condizioni di stress meccanico.
Un ultimo, importante vantaggio che fa pendere la bilancia verso i vasetti in vetro è il fatto che questo materiale, se smaltito nella raccolta differenziata, può essere riciclato completamente e per un numero di volte virtualmente infinito. Il vetro è quindi estremamente sostenibile dal punto di vista ambientale!
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