11.09.2006 | Normative

Il Piemonte contro la flavescenza dorata della vite

E'stato approvato nella Regione Piemonte il piano nazionale di ripartizione delle risorse per la ricostruzione dei vigneti. La Flavescenza dorata è una grave malattia della vite che ha fatto la sua comparsa alla fine degli anni ’90.

La Regione Piemonte è intervenuta con un ampio programma d’intervento fondato sull’applicazione del decreto ministeriale di lotta obbligatoria, su interventi di informazione e sostegno finanziario agli imprenditori agricoli ed alle aziende impegnate nel contrasto della malattia ed operando con progetti di ricerca scientifica e di controllo della sanità del materiale di moltiplicazione per i nuovi impianti.

Un programma di interventi che finora ha significato per la Regione Piemonte un impegno finanziario complessivo di 40 milioni di euro. “Il 10 agosto ci è giunta l’importante comunicazione - afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco - che il Ministero delle Politiche agricole attraverso il commissario ad acta per la gestione delle attività ex Agensud, ha definito il piano di riparto delle risorse recate dalla L. 231/05 per gli interventi di ricostruzione dei vigneti colpiti da Flavescenza Dorata e che per la nostra regione, nell’ambito di una disponibilità massima prevista di 10 milioni di euro, vede assegnata una quota pari all’85,7 %.

Si tratta di fondi - continua l’assessore Taricco - stanziati a seguito di un’incisiva azione della Regione Piemonte e assegnati sulla base di precisi dati di monitoraggio sulle effettive esigenze di intervento.

Attraverso queste risorse che dovranno essere gestite con i criteri del preesistente intervento nazionale (DM 9/4/01) sarà possibile riaprire gli interventi a favore dei viticoltori danneggiati in modo rilevante dalla Flavescenza Dorata.

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È auspicabile che l’adesione dei viticoltori non venga meno nel 2006 per poter partecipare in misura adeguata ad eventuali future ripartizioni di fondi statali, anche se, come ovvio, è forte l’impegno, oltre che l’auspicio, che questa malattia finalmente venga contenuta in misura adeguata."

“L’impegno della Regione - aggiunge Mino Taricco - si intensifica anche sul fronte dell’applicazione del Decreto Ministeriale di lotta obbligatoria ai sensi del quale il Settore Fitosanitario regionale, il 31 luglio, ha denunciato alla Magistratura 29 viticoltori che non avevano adempiuto all’obbligo di estirpare le viti malate.

Queste denunce giungono alla conclusione di una lunga e complessa procedura di verifica di 496 segnalazioni pervenute da tutto il territorio regionale, delle quali i viticoltori che si sono conformati all’ingiunzione di estirpo sono stati 467.”

Gli agricoltori denunciati sono perseguibili ai sensi dell’art. 500 del codice penale e sono passibili di sanzioni amministrative da 500 a 3000 euro.

Paolo d'Abramo
Responsabile scientifico
Enologia e Viticoltura

Vinit.net
dabramo@vinit.net
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