La Regione Piemonte è
intervenuta con un ampio programma d’intervento fondato
sull’applicazione del decreto ministeriale di lotta obbligatoria, su
interventi di informazione e sostegno finanziario agli imprenditori
agricoli ed alle aziende impegnate nel contrasto della malattia ed
operando con progetti di ricerca scientifica e di controllo della
sanità del materiale di moltiplicazione per i nuovi impianti.
Un programma di interventi che finora ha significato per la Regione
Piemonte un impegno finanziario complessivo di 40 milioni di euro.
“Il 10 agosto ci è giunta l’importante comunicazione - afferma l’assessore
regionale all’Agricoltura Mino Taricco
- che il Ministero delle Politiche agricole attraverso il
commissario ad acta per la gestione delle attività ex Agensud, ha
definito il piano di riparto delle risorse recate dalla L. 231/05
per gli interventi di ricostruzione dei
vigneti colpiti da Flavescenza Dorata e che per la nostra
regione, nell’ambito di una disponibilità massima prevista di 10
milioni di euro, vede assegnata una quota pari all’85,7 %.
Si tratta di fondi - continua l’assessore Taricco - stanziati a
seguito di un’incisiva azione della Regione Piemonte e assegnati
sulla base di precisi dati di monitoraggio sulle effettive esigenze
di intervento.
Attraverso queste risorse che dovranno essere gestite
con i criteri del preesistente intervento nazionale (DM
9/4/01) sarà possibile riaprire gli interventi a favore
dei viticoltori danneggiati in modo rilevante dalla
Flavescenza Dorata. |
:: spot :: |
 |
|
È auspicabile che l’adesione dei viticoltori non venga
meno nel 2006 per poter partecipare in misura adeguata ad eventuali
future ripartizioni di fondi statali, anche se, come ovvio, è forte
l’impegno, oltre che l’auspicio, che questa malattia finalmente
venga contenuta in misura adeguata."
“L’impegno della Regione - aggiunge Mino Taricco - si intensifica
anche sul fronte dell’applicazione del Decreto Ministeriale di lotta
obbligatoria ai sensi del quale il Settore Fitosanitario regionale,
il 31 luglio, ha denunciato alla Magistratura 29 viticoltori che non
avevano adempiuto all’obbligo di estirpare le viti malate.
Queste denunce giungono alla conclusione di una lunga e complessa
procedura di verifica di 496 segnalazioni pervenute da tutto il
territorio regionale, delle quali i viticoltori che si sono
conformati all’ingiunzione di estirpo sono stati 467.”
Gli agricoltori denunciati sono perseguibili ai sensi dell’art. 500
del codice penale e sono passibili di sanzioni amministrative da 500
a 3000 euro.
|