Terre d’Acqua e Terre di Fuoco: l’Est Veronese alla conquista del Salone del Gusto 2010

Si chiama "Terre d'acqua e Terre di Fuoco, il Veneto che non ti aspetti" la nuova chiave di lettura territoriale con cui la regione italiana si presenterà al Salone del Gusto di Torino e di Terra Madre, dal 21 al 25 ottobre presso il Lingotto Fiere.

Molti i protagonisti di un'invidiabile serie di appuntamenti promozionali che si terranno a partire dalle ore 12 all'interno del Padiglione 2 della Regione Veneto per cercare di far conoscere al pubblico di appassionati e consumatori le numerose eccellenze del Comprensorio dell'Est Veronese.

Un'idea nata dal desiderio di creare delle sinergie territoriali virtuose a fini di valorizzazione e di tutela, condivisa da Consorzio del Soave, Consorzio del Lessini Durello, Consorzio Tutela Arcole DOC, Ente fiera città di Cologna Veneta, Slow Food Valli Grandi Veronesi.

Cibo e territori sono le due parole chiave dell'edizione 2010 del Salone del Gusto di Torino, che vedrà coinvolte per la prima volta nella kermesse del capoluogo piemontese molte comunità del cibo del'Est Veronese.

La mostra mercato internazionale, vetrina della produzione enogastronomica artigianale e di qualità, forte della sua connotazione didattica, si svolgerà in concomitanza con Terra Madre, l'incontro mondiale delle comunità del cibo, che riunisce attori della filiera agroalimentare da 150 Paesi.

Fil-rouge di tutta la manifestazione sarà lo stretto rapporto tra cibo e territori d'origine, a sottolineare che senza territorio non esisterebbe il cibo, espressione del terreno, del clima, delle conoscenze e delle tradizioni: attraverso il cibo infatti ogni territorio esprime le sue caratteristiche peculiari e riconoscibili.

Cibo, inteso come espressione culturale. Territorio inteso come luogo che appartiene alle persone che vi sono nate o vi abitano, termine coniugato però al plurale per esaltare la diversità di luoghi, culture, conoscenze, coltivazioni, pratiche, all'interno di una nuova mappa dei cibi e dei sapori.

In questa direzione dunque "Terre d'acqua", sotto il coordinamento della Condotta Slow Food Valli Grandi Veronesi, presenterà le ricchezze gastronomiche di un'area geografica ricca di acque e di natura: dal Riso Vialone Nano Igp, ad una varietà di pesci d'acqua dolce che dalle "aole" ai "saltarei", dalle carpe alle tinche rendono unica questa zona di produzione, cercando anche di sensibilizzare l'importanza di attività più eco-sostenibili a fianco delle moderne produzioni anche .

Dalle Terre d'acque alle Terre di Fuoco, o meglio al Vulcano, e quindi al Soave, vino da suolo vulcanico per definizione. Grazie a Vulcania, il forum Internazione dei vini bianchi da suolo vulcanico, voluto dal Consorzio del Soave e realizzato in sinergia con Veneto Agricoltura, oggi in Italia si parla di vini bianchi di origine magmatica, come una possibile nuova tipologia non solo per catalogare i vini da un punto di vista tecnico-enologico ma anche economico. Il Soave a questo proposito, presenta dei veri e propri "paleo-suoli" che, diversamente da altri ambienti vulcanici, pur essendo antichi, non hanno subito i normali fenomeni di erosione tipici dei suoli vulcanici. A questo si aggiunge la forte attenzione da parte del Consorzio per il recupero e la salvaguardia delle vigne storiche del Soave, madri dei pregiati cru della denominazione. Un patrimonio da valorizzare e da promuovere quindi soprattutto all'interno di un'arena attenta e sensibile come quella del Salone del Gusto di Torino.

Non mancheranno poi momenti di degustazione con originali abbinamenti enogastronomici tra i sapori delle Terre d'Acqua, come la Stortina Veronese, pregiato salume della Bassa, la Crema di Marano con aole fritte, i Gamberetti d'acqua dolce, il Risottino mantecato con tinca ed erbette, il Luccio in salsa con biscotto di polenta brustolà, e i vini delle Terre di Fuoco, ovvero Durello dei Lessini, Saccola, Soave Superiore, Recioto di Soave, Nero d'Arcole.

Silvana Albanese