28.07.2011 | Vino e dintorni Inserisci una news

Torino si impegna in prima linea per ridurre gli sprechi

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Siglato l'accordo per la realizzazione del progetto Last Minute Market a Torino e in Regione

I Paesi cosiddetti industrializzati sprecano 222 milioni di tonnellate di cibo perfettamente edibile all'anno, quantità che è quasi corrispondente ai 230 milioni di tonnellate che l'Africa subsahariana produce annualmente (fonte: State of the World del Worldwatch Institute).

Il 28 luglio 2011 all'interno del Palazzo di Città a Torino, alla presenza del sindaco Piero Fassino, il fondatore del Last Minute Market Andrea Segré e il presidente di Slow Food Piemonte e Valle d'Aosta Bruno Boveri, è stato firmato l'accordo per la realizzazione del progetto Last Minute Market a Torino e in Regione.
Il protocollo d'intesa tra Slow Food Piemonte e Valle d'Aosta e Last Minute Market punta alla realizzazione di nuove iniziative volte alla riduzione degli sprechi alimentari e alla valorizzazione dei beni invenduti.

Piero Fassino, primo cittadino di Torino: «La riduzione dello spreco di cibo è una sfida che tutti - cittadini, istituzioni, imprese - dovrebbero sentire come un dovere morale e come uno dei modi per aiutare chi ha di meno, oltre che per contrastare il consumismo spinto che caratterizza il nostro vivere. La Città di Torino ha già all'attivo alcune esperienze in questo senso e prendendo parte al progetto di Last Minute Market insieme a Slow Food intende proseguire su una strada di attenzione indirizzata al sostegno quotidiano. Un sostegno che passa attraverso i bisogni essenziali, e che agisce concretamente grazie ad una rete di relazioni in grado di connettere chi offre e chi chiede».

Andrea Segré, presidente di Last Minute Market, spin off dell'Università di Bologna: «Lo spreco può trasformarsi in risorsa, ma anche diventare il paradigma di una nuova società più attenta alle persone e all'ambiente. La nostra esperienza – negli anni Last Minute Market ha attivato oltre 40 progetti in Italia e all'estero – dimostra che si può coniugare per davvero solidarietà (più aiuti), reciprocità (più relazioni) e sostenibilità (meno rifiuti). Recuperare i prodotti invenduti significa non solo avere meno rifiuti e minore inquinamento ma anche prolungare la "vita" dei beni assieme a quella di chi li utilizza e attivare nel contempo una relazione fra chi dona e chi riceve il bene. È questo il valore "aggiunto" di Last Minute Market».

«Quello di Torino è il progetto pilota di una serie di iniziative che coinvolgeranno tutta la Regione» spiega Bruno Boveri, Presidente di Slow Food Piemonte e Valle d'Aosta. «Siamo molto fieri di questa collaborazione con Last Minute Market e stiamo già organizzando numerosi interventi nelle scuole piemontesi per sensibilizzare insegnanti e alunni alla lotta contro lo spreco e all'importanza di adottare buone pratiche nella vita quotidiana».

Nato come progetto di ricerca, nel tempo Last Minute Market è diventato uno spin off accademico dell'Università di Bologna sviluppando un sistema originale per recuperare e donare tutti i beni (cibo, farmaci, libri, prodotti non alimentari) che rimangono invenduti ma sono ancora consumabili o utilizzabili. Nel 2000 Last Minute Market ha messo a punto il primo sistema professionale in Italia di riutilizzo di beni invenduti dalla Grande Distribuzione Organizzata, per recuperare in totale sicurezza tutte le tipologie di prodotto, inclusi quelli che rientrano nelle categorie dei "freschi" e "freschissimi". LMM infatti non gestisce direttamente i prodotti invenduti, ma permette l'incontro diretto tra domanda e offerta e si occupa della scrupolosa messa in sicurezza di tutte le fasi del sistema.

Nel 2010 Last Minute Market ha promosso, con il patrocinato dal Parlamento Europeo-Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, la campagna europea "un anno contro lo spreco". È progetto pluriennale che ha come obiettivo principale la sensibilizzazione dell'opinione pubblica italiana ed europea sulle cause e le conseguenze dello spreco e sulle modalità per ridurlo. L'anno scorso il focus è stato lo spreco di cibo, quest'anno l'acqua, l'anno prossimo si tratterà di sprechi energetici. La campagna culminerà nel 2013, Anno Europeo contro lo spreco (www.unannocontrolospreco.org).

Al link http://press.slowfood.it/press/ita/leggi.lasso?cod=C2744B8811c6b202DDHX1ADFFB75&ln=it si può scaricare il protocollo d'intesa e la Dichiarazione congiunta europea contro lo spreco alimentare sottoscritta dalla Città di Torino.

(Fonte Ufficio Stampa Slow Food)

 

Silvana Albanese


Tag: Slow food, Bologna, agricoltura, Torino, Market, Fassino, Boveri, Segrè


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