30.06.2017 | Prodotti Tipici Inserisci una news

Preparare l’olio “piccante” in casa?? ….e che ci vuole!!!

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La bella stagione, in Calabria, significa tempo di tante buone delizie della natura...e contestualmente è anche tempo di conserve: tra queste, anche quella di peperoncino, icona per eccellenza della cucina regionale. Vediamo un po' come fare scorta, facilmente in casa, di olio piccante che ci delizierà in tutte le nostre pietanze, per i mesi a venire.

E tra le tante meraviglie di gusto che la natura riesce a regalare, in estate, i calabresi sicuramente apprezzano e godono, in particolare, del peperoncino piccante diavolicchio: una vera chicca della gastronomia regionale, ormai entrata a buon titolo nel novero delle eccellenze e dei prodotti tipici, rappresentandone quasi l'elemento identificatore della cucina calabrese. Indubbiamente a ciò ha contribuito la tipologia tradizionale ed artigiana della relativa coltivazione, che rifugge da qualsivoglia forzatura nell'ottenere questa vera "icona" della loro gastronomia.
E con la bella stagione, quindi, viene spontaneo farne anche scorta, posto appunto che il vero "diavolicchio" fresco, ricco di sapore, schietto e sincero, è disponibile solo per pochi mesi. Decisamente di soluzioni per conservare al meglio il gusto esclusivo ed unico di questo favoloso "cornetto delle meraviglie" ce ne sono numerose: ma oggi vogliamo industriarci a preparare, anche senza grandi competenze in cucina, l'olio piccante (da alcuni definito anche Olio Santo): in pratica un condimento da tenere sempre a portata di mano per ogni qualsivoglia esigenza di cucina.....ed oltretutto semplicissimo e pratico da utilizzare, visto che è sufficiente versane anche e solo qualche goccia su qualsivoglia pietanza (...c'è chi lo preferisce anche sulla pizza, per esempio!!) per "strabiliarci di gusto".

Bene, allora cominciamo a rifornirci di una discreta scorta di buon peperoncino diavolicchio calabrese piccante (almeno 6/8 "cornetti" ), di un buon olio di oliva (1/2 litro dovrebbe esser più che sufficiente per una discreta scorta...salvo che non siamo davvero dei "peperoncino-dipendenti"!!) rifuggendo sempre e comunque dall'uso di olio di semi, e di una o più bottigliette nelle quali elaborare questo prelibato "unguento gastronomico".
Allora, dopo averli accuratamente lavati ed asciugati, iniziamo "aprendo" i peperoncini in due (anche preservandone i relativi semini, magari) e lasciandoli essiccare al punto da sentirli quasi "scrocchiare" al tatto; riponiamoli nella/nelle bottigliette e riempiamole di olio: occhio che i peperoncini ne siano totalmente coperti, visto che, in caso contrario, si potrebbero creare muffe o altre contaminazioni pregiudizievoli per la salute. In tale fase qualcuno preferisce "personalizzare" il preparato con qualche variazione sul tema; ed allora...via alla fantasia: c'è chi lo aromatizza lasciandovi uno spicchio d'aglio, chi un rametto di rosmarino......
Messo a riposare in luogo fresco ed al buio per una ventina di giorni almeno, lo si può poi filtrare ovvero lasciarvi il corrispondente "frutto & gli annessi semini", giusto per gratificare la vista, oltre che il palato; l'olio piccante così preparato ha una data di durabilità di un anno e mezzo circa...dunque sufficiente per la bisogna dei mesi a venire, ed almeno sino a nuova disponibilità di peperoncino fresco piccante.

In pratica.....la scorta per l'inverno è bella e fatta!!!


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