Al momento sembra
prevalere la tendenza a costituire un semplice elenco delle Indicazioni
Geografiche. Dal documento di lavoro della V sessione speciale del
Consiglio per il TRIPS si fa avanti la realizzazione di un sistema che di
fatto è solo volontario e che non avrebbe alcuna efficacia legale. Ogni
disputa è rimandata, almeno in una prima fase, agli stati membri e si
prevede che le controversie siano affrontate a livello nazionale con
accordi bilaterali, escludendo ogni reale e concreta risoluzione di
carattere internazionale.
"Non è con una semplice lista dei vini a denominazione di origine che si
risolve il problema della tutela internazionale dei nostri migliori
prodotti vitivinicoli " spiega la Confagricoltura. - Né riusciremo
con questo inefficace strumento a praticare una solida politica di
valorizzazione commerciale della nostra produzione".
Confagricoltura ritiene necessario che a livello internazionale si
introducano strumenti concreti per tutelare e salvaguardare le
produzioni a denominazione tutelata, proveniente da specifici comprensori
geografici.
L'istituzione di un Sistema multilaterale di notifica e registrazione per
i vini e le bevande alcoliche è uno degli argomenti del negoziato WTO in
corso che per l'Italia assume un'importanza fondamentale, anche perché fa
da battistrada all'introduzione di un analogo sistema di tutela estesa a
tutte le altre produzioni agro-alimentari.
"Ci aspettavamo qualche cosa di più incisivo - sostiene la Confagricoltura
-. Speriamo che nei successivi sviluppi del negoziato l'orientamento cambi
in maniera radicale e che prevalga la volontà di riconoscere ai prodotti
di qualità e con una specifica origine geografica il ruolo e la valenza
che meritano".
Fonte:
CONFAGRICOLTURA |