Sant’Angelo è da
secoli la vera patria del Vino santo,
sulle colline argillose e ben assolate sorgono piccoli vigneti che
estendendosi fin poco sotto le macchie boschive regalano pregiate
uve bianche: Trebbiano, Malvasia, Turbiano, Moscatello dalle quali
deriva questo prezioso nettare. Le caratteristiche che
contraddistinguono il Santangiolino
da qualsiasi altro vino santo o prodotto liquoroso sono da
attribuire al processo produttivo tradizionale. È nel mese di
settembre che nelle vigne vadesi inizia la vendemmia delle uve
bianche, il processo che per un normale vino durerebbe solo pochi
giorni, nel caso del Santangiolino si prolunga per circa un mese
poiché i coltivatori raccolgono solo i grappoli maturi al punto
giusto.
Man mano che avviene la raccolta inizia la fase di Appassimento
delle uve: i grappoli accuratamente ripuliti vengono appesi in
ambienti appositamente allestiti con la giusta temperatura e grado
di umidità. Tradizione voleva che si usassero i Solai delle cucine,
dove il fumo dei camini di conferiva una particolare tostatura.
L’appassimento dura circa 5 mesi e una volta raggiunto il giusto
grado di appassimento inizia la prima selezione dei chicchi: ogni
singolo acino d’uva viene scelto e destinato alla produzione, gli
acini d’orati alla produzione del Santangiolino, mentre gli acini
più rossi verranno destinati alla produzione del Vin Passito. Dopo
questa fase di cernita le uve verranno pressate da presse tarate ad
hoc dalle quali escono succosi nettari di qualità che saranno pronti
per l’invecchiamento in botti o damigiane di vetro.
Il prezioso nettare resta in cantina per un minimo di 36 mesi per
poi essere imbottigliato e servito nelle migliori enoteche. Il
Santangiolino è un Vino Santo dal colore giallo ambrato limpido e
tendente al dorato, il sapore dolce, armonico e di buona struttura
ed esprime una vasta gamma di sapori e aromi fruttati e floreali per
questo è un ottimo vino da servire dopo i pasti con frutta secca
dessert o i famosi cantucci, ma anche con crostate alle mandorle e
il famoso formaggio di fossa di talamello accompagnato da miele di
castagne. Il Santangiolino: un vino da meditazione, che deve essere
consumato lentamente dopo i pasti al caldo del camino acceso e in
compagnia di amici.
Redazione Centrale Appennino
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