22.10.2009 | Normative Inserisci una news

Ed ora il Prosecco ( Glera ) anche in Sicilia ( ?? )

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LA SPERIMENTAZIONE Via libera alla coltivazione di questa varietà, provata dall'Irvv nella zona di Monreale. Ma per tutelare i produttori veneti e friulani si dovrà chiamare Glera

Un prosecco per la Sicilia

 

La Sicilia avrà il suo Prosecco. Dopo una sperimentazione di tre anni condotta dall'Istituto regionale per la vite ed il vino che si è conclusa positivamente, è arrivato il decreto dell'assessorato regionale all'Agricoltura, che autorizza la coltivazione di questa varietà nell'isola.

I vitigni sperimentali, coltivati a Grisì, vicino a Monreale, su sollecitazione di alcune aziende vitivinicole, hanno dato una produzione media di quattro chili per ceppo, mostrando un buon adattamento al terreno, a dimostrazione del fatto che la Sicilia si presta all'introduzione di alcuni vitigni che fino a qualche anno fa erano tipici esclusivamente del nord Italia come, ad esempio, Müller Thurgau, Cabernet e Chardonnay.

Il decreto regionale consentirà, dunque, di ampliare le varietà coltivabili nell'isola con un occhio a nuovi spazi sul mercato. Ma con una limitazione: il vino prodotto non potrà più essere chiamato Prosecco.

Con il riconoscimento della doc, infatti, non è più possibile usare nell'etichetta la tipologia che fa riferimento al Prosecco ma, come stabilisce il comitato ministeriale per la tutela delle denominazioni di origine dei vini, per identificare questo tipo di vitigno, lo si dovrà chiamare Glera. Ciò servirà a differenziare il vitigno dal vino e a tutelare i produttori. In sintesi, il nome "Prosecco" sarà cancellato dal registro dei vitigni ma resterà in quello dei vini, dove sono riportati i nomi scritti sulle etichette vendute al pubblico. In questo modo il marchio Prosecco sarà ad uso esclusivo dei produttori veneti e friulani.

Quanti in Sicilia vorranno produrre questo vino, dunque, dovranno chiamarlo "Glera" cosa che, secondo gli esperti del settore, potrà costituire un limite nella commercializzazione. Sono in pochi, infatti ad associare questo nome al ben più famoso Prosecco e questa limitazione rende difficile fare previsioni su cosa accadrà nel mercato siciliano di questo vino.

 

( Fonte Cronachedigusto )

 

 

Osservazioni di Winetaste

 

Generalmente sono abbastanza aperto alle innovazioni, alle sperimentazioni, all’impianto di nuovi vitigni in zone in cui mai si era sperimentato. Mi vengono in mente ad esempio, l’introduzione in Sicilia dei vitigni internazionali :

Cabernet-Sauvignon, Syrah ( o Shiraz ) , Chardonnay, Viogner, Fiano ecc.

che ad onore del vero danno, nella maggioranza dei casi, ottimi risultati, ma signori miei impiantare del Prosecco in Sicilia direi che proprio non è il caso. Ho degustato qualche prosecco, prodotto al di fuori delle zone classiche e vocate per eccellenza che sono il comprensorio di Conegliano e Valdobbiadene, e devo dire di essere rimasto deluso dai risultati scadenti che ho riscontrato. Non vorrei  fosse cosi’ anche per il Glera, ovvero il prosecco siciliano. Questo dubbio mi prende, perché ho degustato pure qualche muller – thurgau siciliano, ma nulla avevano a che fare con i stupendi muller-thurgau della Valle di Cembra o dell’ Alto Adige : ad ognuno il suo !

Comunque in bocca al lupo per questa sperimentazione che mi lascia non poche perplessità….il tempo sarà come sempre galantuomo…..!

Roberto Gatti

22-10-2009

 

P.S. ) Commenti ed annotazioni sono possibili al link:

http://winetaste.blog.espresso.repubblica.it/winetaste_il_gusto_del_vi/

 




Tag: winetaste, gatti, prosecco, valdobbiadene, sicilia, conegliano, glera, sperimentazione, monreale


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