22.05.2010 | Vino e dintorni Inserisci una news

Le magnifiche cantine storiche della Florio

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La storia Da quasi duecento anni il marchio Florio è sinonimo di marsala nel mondo. Fu Vincenzo Florio ( la cui storia personale raccontatami da un amico siciliano è affascinante come poche n.d.r. ) ad avviare la produzione nel 1833, costruendo a Marsala le splendide cantine in pietra di tufo che ancora oggi evocano lo spirito imprenditoriale e la passione della famiglia che reinventò la Sicilia, dandole un volto e un’anima moderni. Il piu’ grande successo di famiglia fu il marsala, che diffuse i profumi della Sicilia in tutto il mondo. Vincenzo Florio lasciò al figlio Ignazio una realtà che divenne un vero e proprio impero in mano Ignazio Jr. Fu quest’ultimo che nel 1904 costitui’, insieme ad altri otto capitalisti, la S.A.V.I. – Società Anonima Vinicola Italiana. Nel 1924 la società passò sotto il controllo della Cinzano ed in seguito, nel 1998, fu acquisita dall’ ILVA di Saronno.

Oggi come allora il marchio Florio si caratterizza per l’eccellenza dei suoi prodotti, raffinati ed eleganti. Negli ultimi anni ai marsala classici sono stati affiancati altri grandi siciliani, vini liquorosi e passiti di forte tradizione, figli di uve provenienti da territori, quali Pantelleria e Salina, altamente vocati e, per le  loro caratteristiche, capaci di esprimere inimitabili picchi qualitativi, grazie all’ unicum straordinario che nasce dal connubio tra microclima, terreno e vigneto.

Marsala

Il marsala è un vino a Denominazione d’ Origine Controllata prodotto nella provincia di Trapani, con esclusione del comune di Alcamo e delle isole minori. Le varietà a bacca bianca consentite dal Disciplinare di Produzione sono il Grillo, il Catarratto, l’ Insolia ed il damaschino, per il marsala ORO e Ambra, mentre per i cosidetti RUBINO le varietà a bacca nera autorizzate sono il Pignatello, il Nero d’ Avola ed il Nerello Mascalese, a cui possono concorrere per un massimo del 30% i vitigni bianchi sopra elencati.

 I vini base robusti e corposi ottenuti dalla sapiente lavorazione delle uve bianche, vengono fortificati con alcol vinico che ne aumenta la gradazione. Dopo cinque anni di affinamento in botti di pregiato rovere nasce il Marsala Vergine, mentre per ottenere il Marsala Vergine Riserva o Stravecchio, l’affinamento deve protrarsi per dieci anni.

Altra tipologia è quella dei Marsala “ conciati “, ai quali, oltre all’alcol e/o all’acquavite di vino, vengono aggiunti “ la mistella “ ( mosto con aggiunta di alcol vinico ), che apporta zuccheri e profumi primari, e/o “ il mosto cotto “, che rende il gusto piu’ complesso e conferisce la tipica colorazione ambrata.

I marsala conciati oltre che in base al colore ( oro, ambra e rubino ) , si possono classificare anche in base agli zuccheri ( secchi-percentuale di zucchero minore al 4%; semisecchi-tra il 4% ed il 10% ; dolci oltre il 10% di zuccheri ) , e gli anni di affinamento ( fine-un anno, superiore-due anni, e superiore riserva oltre quattro anni ) .


Tag: winetaste, gatti, marsala, sicilia, florio, soleras


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