Spumante a tutto pasto, sì o no?

28.09.2002 | Cultura e Tradizioni

SAN BENEDETTO PO. Ogni vino si sposa adeguatamente con certi cibi, mentre fa a pugni con altri. E un abbinamento cibo-vino inadeguato finisce col rovinare il gusto di entrambi. Ma può esistere un vino da tutto pasto? Molti esperti dicono di sì: è lo Champagne o, comunque, lo Spumante realizzato col metodo classico.

Dell'esattezza o meno di questa tesi discuterà oggi, nell'Abbazie del Polirone di S. Benedetto Po, un gruppo di esperti d'eccezione, in occasione della consegna del premio internazionale Rigoletto d'Argento 2002, organizzato dalla delegazione di Mantova dell'Associazione italiana sommelier in collaborazione con le Cantine Ferrari di Trento. Il riconoscimento, giunto quest'anno alla sesta edizione, verrà assegnato quest'anno allo chef patron Michel Roux di Londra ed al curatore delle Guide de l'Espresso Enzo Vizzari. Il premio è stato ideato nel 1996 dal delegato provinciale dell'Ais, Luigi Bortolotti. Le prime statuette sono state assegnate nel 1997, a Nadia Santini del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull'Oglio, considerata la migliore cuoca del mondo, ed al presidente dei sommelier italiani, Giuseppe Vaccarini. Da allora, il premio è stato conferito, di volta in volta, al sommelier svedese Ia Orre Montan, al giornalista Stefano Scansani, al presidente dei sommelier ticinesi Piero Tenca, al presidente dei sommelier francesi George Pertuiset, al sommelier francese Paul Brunet, all'imprenditore mantovano Franco Freddi, al giornalista televisivo Bruno Gambacorta ed al ristoratore milanese Aimo Moroni (Aimo e Nadia). La caratteristica del Rigoletto d'Argento è quella di cogliere l'occasione della consegna dei premi per affrontare temi legati all'enogastronomia, approfittando della disponibilità di ospiti d'eccezione. Sempre molto numerosa è la presenza di appassionati mantovani, il che denota una crescita d'interesse per il mondo del vino, testimoniata anche dal fatto che i corsi ad ogni livello organizzati dall'Ais vanno regolarmente esauriti.

FONTE: GAZZETTA DI MANTOVA