CARRARA — Vini pregiati & cucina d'autore: incontro di sapori in un convivio di buongustai.
Tra storia, cultura, tradizione e innovazione dell'enogastronomia, la sezione apuo versiliese dell'Organizzazione nazionale assaggiatori di vino ha organizzato sabato scorso un vivace incontro tra il ristorante Venanzio di Colonnata e la Cantina Luigi Spertino di Mombercelli (paese della provincia di Asti). Raffinati abbinamenti di gusti per cinquanta persone, che hanno riempito il ristorante nel cuore di Colonnata.
Ospiti d'onore il Grignolino spumante classico (vino nato alla fine del 1800) , l'Ippocrasso (vino aromatizzato ottenuto nel rispetto di una ricetta del 1200), il Barbera d'Asti Doc 1999, il Rosso N°1 1998, l'Ottocento Liberty vermut Canelli (nel nome il richiamo alla tradizione dei primi del XIX secolo). Vini recuperati dal passato quindi, «con un' operazione - come spiega Mario Menconi - delegato provinciale dell'Onav - di archeo-enologia».
Erano presenti Mauro Spertino (enologo e produttore dei vini ospiti) e gli storici del vino Giusi Mainardi (dell'Accademia di agricoltura di Torino) e Pierstefano Berta (direttore delle Distillerie Ramazzotti). Il "produttore indigeno" Ivan Giuliani, del Podere Terenzuola di Fosdinovo, ha invece presentato il proprio vermentino Fosso di Corsano 1999. Grandi consensi per gli ottimi vini pregiati della cantina Spertino, prodotti in serie limitata
( non più di 800 bottiglie per ogni tipo di vino) nella ricerca della migliore tecnica di produzione e qualità possibile.
Anche nelle etichette l'impronta di un'accurata ricerca. Da applauso le proposte gastronomiche di Venanzio, affiancato in cucina dalla signora Lena e da Alessio Lucchetti.
Immancabile il lardo locale, abbinato a carpaccio di carne in salamoia. Flan di formaggio con fonduta e zucchine con ripieno gratinate hanno fatto da premessa a ravioli di carne alle erbette e alle pappardelle al ragù di cinghiale. In omaggio agli ospiti piemontesi, un buonissimo piatto di capriolo in civet con polenta e cipolline agrodolci. Per dessert, dolci al cucchiaio e pasticceria alla mandorla. Tra una portata e l'altra, pillole di cultura e di storia enogastronomica, in una serata voluta non solo per soddisfare i palati più esigenti ma anche per chiarire ed approfondire i legami che sempre, in ogni epoca, sono intercorsi tra cibo, vino, vicende storiche e tendenze artistiche.
E' stata così ripercorsa la storia del ritrovamento degli antichi testi utilizzati per le ricette dei vini proposti, e sottolineta l'importanza delle preziose biblioteche storiche, degli archivi degli antichi ordini religiosi e delle tradizioni contadine.
«A conferma del nostro modo di intendere la cucina, la degustazione e gli incontri tra amici» ha spiegato Mario Menconi, segretario provinciale dell'Onav.
In vino omnia rident: con questo spirito, una riuscita incursione nei territori di Bacco.
David Bruschi