23.08.2005 | Eventi

Successo per Bancarel’ Vino

Tradizione, letteratura di qualità, grandi vini. Questi solo alcuni degli elementi che hanno garantito il successo del premio eno-letterario Bancarel’ Vino, a Mulazzo (Massa Carrara). Una nuova edizione, la XXIII, che garantisce cifre da primato, quella di Bancarel’ vino che si è svolta a Mulazzo dal 4 al 7 agosto scorsi.

Il premio per il miglior libro e vino in accoppiata ha attirato a sé oltre 20.000 visitatori dando la possibilità di conoscere i territori facenti parte di Identità Immutate (il progetto nato per la salvaguardia delle tradizioni locali). Oltre 50 vini provenienti da tutta l’Italia e altrettante case editrici in concorso per un totale di oltre mille Sms inviati dal pubblico per votare i sei libri finalisti.

Con 450 punti a favore l’ha spuntata il testo del noto chef di Rai Uno Mattina, Claudio Monconi, tra l’altro originario di Carrara, dal titolo “Un pizzico di sale… un pizzico di pepe” (Plan Editore). I suoi “consigli culinari, passeggiando tra lardo e farro”, con la prefazione di Francesco Guccini e le vignette di Sergio Staino, sono ispirati alla gastronomia toscana della Garfagnana e dintorni e dedicati alle due figlie, Eleonora-chicco di pepe e Sofia-granello di sale.

Stessa sorte per le bottiglie in concorso che sono state giudicate durante l’ultima giornata di celebrazioni, presso il ristorante “Villa Brignole” di Gavedo di Mulazzo dove una giuria specializzata presieduta da Saverio Carmagnini, presidente dell’AIS Toscana, e composta da sommelier e giornalisti del settore, tra cui Giorgio Battaglia, autore di Rai Uno, ha decretato come vincitore della XXIII edizione di Bancarel’ Vino il “Timoteo” della Cantina Di Sante di Fano (Pu).

Al proprietario e artefice del vino è andato in premio un libro in marmo bianco sormontato da un grappolo d’uva in marmo nero e argento, opera della gioielliera Rosellina di Carrara.

Il vino marchigiano è un Colli Pesaresi Doc 2003 da uve Sangiovese e Montepulciano, vinificate in rosso e affinate in grandi botti di rovere e barrique, che rispecchiano la solarità dei vitigni posti sui pendii vicini al mare.

Citati durante l’edizione altri vini in concorso. Tra questi il “Masero”, I.G.T. Toscana bianco del Podere Lavandaro di Marco Taddei e Matteo Cimoli, e il “Merla della miniera”, I.G.T. Toscana rosso dell’Azienda Terenzuola, entrambi di Fosdinovo (Ms). Il primo, da vitigni Vermentino e Albarola, ha ricevuto due premi: quello all”Antagonista”, ovvero al primo bianco classificato (avendo vinto un rosso) e quello al “Vino locale più rappresentativo dell’Identità lunigianese”.

Al secondo, prodotto da Ivan Giuliani, è andato il premio per l“Etichetta più artistica”, stabilito dalla giuria condotta dal giornalista Paolo Menon, autore dei due volumi “Per Vino e per Segno” (Edizioni CentroDiffusione Arte), raccolta delle più belle etichette italiane d’autore.

Molti i ringraziamenti fatti dal Sindaco di Mulazzo Sandro Donati insieme all’Assessore alla Cultura Luisa Bruscaglia. In particolare molti ringraziamenti sono andati ai relatori e ai giornalisti che hanno contribuito alla manifestazione. Menzione speciale per la giornalista Rosanna Ercole Mellone che da quattro anni, sotto l’egida dell’Associazione Identità Immutate (di cui ne è fondatrice) organizza il premio di Mulazzo.

L’Enovago
enovago@vinit.net

Link:
Comune di Mulazzo
Identità Immutate (Vinit Magazine)

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