19.01.2014 | Vino e dintorni Inserisci una news

Non vergognarsi di bere Capatosta

Invia un commento

Una degustazione del cuore

Oggi decisa e determinata a non voler piu' trattenere i pensieri, sensazioni, modi di essere .

Basta lamentarsi , guardare il colore dell'erba del vicino, mi sono detta , è ora di rialzare la testa e riprendere il cammino.

Pranzo a base di cacciagione : risotto con le folaghe, lepre in salmi , un menu' del genere, le decisioni, vanno onorate con delle bottiglie importanti: CAPATOSTA sia.

Cucia e stappo in maniera compulsiva ad una temperatura quasi da bianco, ma la voglia di ripartire andava pari passo con la fame di cibo .

Non guardo l'etichetta ed a malapena mi preoccupo della denominazione : Morellino di Scansano DOCG.

All'inizio un naso un po' riottoso si apre a note decise di humus e macchia mediterranea e un'evidente nota di salvia e pepe bianco mi scazzotta le narici.

Gli occhi si riempiono di un rosso rubino intenso con un 'impercettibile velatura granata che mi fa aspettare un vino sottile ed elegante.

Fra una forchettata e l'altra di risotto sono arrivata finalmente al gusto .

Da alzarsi in piedi ed applaudire fino a scorticarsi le mani: non mancava nulla e tutto fuso in allegro equilibrio: tannino leggero e ruspante , acidità freschezza, poi una profondità gustativa che esplodeva in gola con deliziose note mentolate.

In un'unica parola :COMPLETO, il vino che avrei voluto fare io.

Adesso che il vino è finito , dopo essere rimbalzato fra un discorso e l'altro, fra me, mio marito e mio cognato , posso provare di leggere la retro etichetta.

Una delle piu' belle e complete degli ultimi anni, ragionata, pensata e dedicata a chi scrive poco perche'ha paura delle sanzioni amministrative.

La prima indicazione è la spiegazione ben precisa del blend: Sangiovese, Ciliegiolo, Alicante , immagino la scelta del Ciliegiolo per la freschezza gustativa e l'Alicante per la complessità aromatica.

' Fatto con cura e semplicita', per rappresentare il territorio' poche parole che esprimono una concreta filosofia di pensiero, la bottiglia che bevi contento di vederla finita.

Trovo l'indicazione del pittogramma del divieto di consumare alcolici da parte delle donne in stato interessante, le indicazioni social e quelle geografiche,.

E' un'etichetta parlante, che racconta un vino ragionato e pensato da parte del produttore, solo alla fine mi accorgo della gradazione alcolica :14%, poco importa , tanto era integrato con le sue componenti.

Dimenticavo :un tappo monopezzo in sughero e l'annata era la 2010.


px
px
px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?