17.10.2005 | Cultura e Tradizioni

Tre bicchieri per 246 vini italiani. Caprai migliore cantina dell’anno

E’ arrivata anche l’anteprima della guida I Vini d’Italia 2006, la pubblicazione forse più ambita dai produttori e dagli addetti ai lavori edita e curata da Gambero Rosso e Slow Food. Un po’ come l’uscita delle pagelle a scuola si contano i bocciati, i promossi e le conferme, i secchioni come si direbbe in ambito scolastico. Ebbene tra i secchioni si riconfermano le solite bottiglie al top del top, dato positivo per gli enovaghi, segno evidente che il lavoro svolto dai produttori non è casuale ma costante nel tempo.

In tutto sono 246 le bottiglie fregiate degli ambitissimi tre bicchieri, il massimo riconoscimento per la guida.
«L’uscita della guida sul mercato – spiega Gigi Piumatti di Slow Food, curatore della guida insieme a Daniele Cernilli del Gambero Rosso – cade in un momento molto complicato per il settore vitivinicolo italiano, in evidente crisi, soprattutto nelle regioni che per anni sono state ai vertici della produzione di alta qualità.

L’altro fenomeno che vorremmo sottolineare, e che sta sempre più dominando la scena, è il ritorno a vini meno concentrati e meno ispirati a un gusto internazionale, prodotti sempre più spesso con vitigni tradizionali e con tecniche viticole sempre più rispettose dell’ambiente e della salute dei consumatori. Una via italiana al vino di qualità, insomma, che si sta delineando con sempre maggiore precisione e che potrebbe rappresentare il futuro più interessante per la nostra vitienologia di alto profilo qualitativo».

In effetti il signore del vino, Gigi Piumatti, non fa che confermare quello che da qualche mese gli appassionati di vino italiano stanno vedendo e talvolta soffrendo come un incubo al quale si è aggiunto anche il maltempo che, ahinoi, ha rovinato in molte parti d’Italia la vendemmia. Poco importa per ora, visto che a noi enovaghi consumatori toccherà il duro compito di andare in enoteca a comprare almeno la metà delle bottiglie segnalate a inizio guida con i tre calicini rossi.

Inutile ricordare regione per regione quali sono le etichette, lasciamo un po’ di spazio alla curiosità e all’attesa (memori di Harry Potter).

Una cosa da sottolineare però, cioè che il Piemonte come al solito è presente con il maggior numero di etichette premiate (56, cinque in meno dell’anno scorso) seguito dalla Toscana in caduta libera (42 etichette ma ben 16 in meno rispetto al 2004). La novità invece è data dal ritorno della Liguria che con una etichetta in lista rompe il digiuno da podio subito dal 2001. Invece, ma solo a fine di queste quattro chiacchiere, L’Enovago si sente di inserire la top selection.

Prima però qualche numero sulla guida che ha mosso per qualche mese dell’anno ben 15 delegazioni di assaggiatori sparse per le regioni d’Italia. L’Enovago conosce diversi assaggiatori e può certificare l’impegno assiduo che in certi casi, visto che il lavoro viene svolto soprattutto il sabato e la domenica (un po’ come gli arbitri prima dell’avvento di Collina), genera divorzi e liti furibonde tra le mura familiari.

Il 70% dei Tre Bicchieri è rappresentato dai vini rossi, contro il 30% di bianchi, mentre non ci sono rosati; il 20% sono le new entry dei Tre Bicchieri; 56 Tre Bicchieri per il Piemonte, la regione più rappresentata; 42 Tre Bicchieri in Toscana, 16 in meno della scorsa edizione; 0 Tre Bicchieri per Basilicata, Molise e Calabria mentre rientra la Liguria che era assente dal 2001 (ci stupisce di sicuro la Calabria, ma sarà per il prossimo anno, nel frattempo invece è forse l’ora di aprire quelle belle bottiglie rimaste in cantina per dimostrare la qualità dei prodotti); 37 Tre Bicchieri alla denominazione più premiata, il Barolo, 5 in più dello scorso anno, a dimostrazione dell’eccezionalità dell’annata 2001; 2.126 i produttori raccolti quest’anno su Vini d’Italia; 15.476 il totale di vini valutati.

La guida sarà in libreria a partire dal prossimo 29 ottobre dopo la presentazione ufficiale che avverrà per la prima volta al Salone del Vino di Torino durante la “Notte dei Tre Bicchieri” con le premiazioni dei produttori.


E ora spazio alla novità 2006 de I Vini d’Italia con la Top Ten italiana:

I migliori vini dell’anno

Le bollicine
Franciacorta Gran Cuvée Pas Operé ’00, Bellavista
Erbusco (Bs)

Il Bianco
Collio Bianco Fosarin ’04 - Ronco dei Tassi
Cormons (Go)

Il Rosso
Taurasi Vigna Cinque Querce ’01
Salvatore Molettieri – Montemarano (Av)

Il Dolce
Moscato Passito di Pantelleria Creato ’76
Salvatore Murana – Pantelleria (Tp)

La cantina dell’anno
Arnaldo Caprai - Val di Maggio
Montefalco (Pg)

L’enologo dell’anno
Gianni Menotti
Capriva del Friuli (Go)

La cantina emergente
Pacherhof – Varna (Bz)

Il vino più conveniente
Dolcetto di Dogliani Papà Celso ’04
Marziano ed Enrico Abbona – Dogliani (Cn)

Il viticoltore dell’anno
Romano Dal Forno – Illasi (Vr)


LINK:
Gambero Rosso
Slow Food

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L’Enovago
enovago@vinit.net

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