In tutto sono 246 le bottiglie fregiate
degli ambitissimi tre bicchieri, il massimo riconoscimento per la
guida.
«L’uscita della guida sul mercato – spiega
Gigi Piumatti di Slow Food, curatore della guida insieme
a Daniele Cernilli del Gambero
Rosso – cade in un momento molto complicato per il settore
vitivinicolo italiano, in evidente crisi, soprattutto nelle regioni
che per anni sono state ai vertici della produzione di alta qualità.
L’altro fenomeno che vorremmo sottolineare, e che sta sempre più
dominando la scena, è il ritorno a vini meno concentrati e meno
ispirati a un gusto internazionale, prodotti sempre più spesso con
vitigni tradizionali e con tecniche viticole sempre più rispettose
dell’ambiente e della salute dei consumatori. Una via italiana al
vino di qualità, insomma, che si sta delineando con sempre maggiore
precisione e che potrebbe rappresentare il futuro più interessante
per la nostra vitienologia di alto profilo qualitativo».
In effetti il signore del vino, Gigi Piumatti, non fa che confermare
quello che da qualche mese gli appassionati di vino italiano stanno
vedendo e talvolta soffrendo come un incubo al quale si è aggiunto
anche il maltempo che, ahinoi, ha rovinato in molte parti d’Italia
la vendemmia. Poco importa per ora, visto che a noi enovaghi
consumatori toccherà il duro compito di andare in enoteca a comprare
almeno la metà delle bottiglie segnalate a inizio guida con i tre
calicini rossi.
Inutile ricordare regione per regione quali sono le etichette,
lasciamo un po’ di spazio alla curiosità e all’attesa (memori di
Harry Potter).
Una cosa da sottolineare però, cioè che il
Piemonte come al solito è presente con il maggior numero di
etichette premiate (56, cinque in meno dell’anno scorso) seguito
dalla Toscana in caduta libera (42 etichette ma ben 16 in meno
rispetto al 2004). La novità invece è data dal ritorno
della Liguria che con una etichetta in lista rompe il digiuno da
podio subito dal 2001. Invece, ma solo a fine di queste quattro
chiacchiere, L’Enovago si sente di inserire la top selection.
Prima però qualche numero sulla guida che ha mosso per qualche mese
dell’anno ben 15 delegazioni di assaggiatori sparse per le regioni
d’Italia. L’Enovago conosce diversi assaggiatori e può certificare
l’impegno assiduo che in certi casi, visto che il lavoro viene
svolto soprattutto il sabato e la domenica (un po’ come gli arbitri
prima dell’avvento di Collina), genera divorzi e liti furibonde tra
le mura familiari.
Il 70% dei Tre Bicchieri è rappresentato
dai vini rossi, contro il 30% di bianchi, mentre non ci sono rosati;
il 20% sono le new entry dei Tre Bicchieri; 56 Tre
Bicchieri per il Piemonte, la regione più rappresentata; 42 Tre
Bicchieri in Toscana, 16 in meno della scorsa edizione; 0 Tre
Bicchieri per Basilicata, Molise e Calabria mentre rientra la
Liguria che era assente dal 2001 (ci stupisce di sicuro la Calabria,
ma sarà per il prossimo anno, nel frattempo invece è forse l’ora di
aprire quelle belle bottiglie rimaste in cantina per dimostrare la
qualità dei prodotti); 37 Tre Bicchieri alla denominazione più
premiata, il Barolo, 5 in più dello scorso anno, a dimostrazione
dell’eccezionalità dell’annata 2001; 2.126 i produttori raccolti
quest’anno su Vini d’Italia; 15.476 il totale di vini valutati.
La guida sarà in libreria a partire dal
prossimo 29 ottobre dopo la
presentazione ufficiale che avverrà per la prima volta al Salone del
Vino di Torino durante la “Notte dei Tre Bicchieri” con le
premiazioni dei produttori.
E ora spazio alla novità 2006 de I Vini d’Italia con la Top Ten
italiana:
I migliori vini dell’anno
Le bollicine
Franciacorta Gran Cuvée Pas Operé ’00,
Bellavista
Erbusco (Bs)
Il Bianco
Collio Bianco Fosarin ’04 - Ronco dei Tassi
Cormons (Go)
Il Rosso
Taurasi Vigna Cinque Querce ’01
Salvatore Molettieri – Montemarano (Av)
Il Dolce
Moscato Passito di Pantelleria Creato ’76
Salvatore Murana – Pantelleria (Tp)
La cantina dell’anno
Arnaldo Caprai - Val di Maggio
Montefalco (Pg)
L’enologo dell’anno
Gianni Menotti
Capriva del Friuli (Go)
La cantina emergente
Pacherhof – Varna (Bz)
Il vino più conveniente
Dolcetto di Dogliani Papà Celso ’04
Marziano ed Enrico Abbona – Dogliani (Cn)
Il viticoltore dell’anno
Romano Dal Forno – Illasi (Vr)
LINK:
Gambero Rosso
Slow Food
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L’Enovago
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