Nonostante i
segnali non positivi del superindicatore dell'
Ocse per l'Italia, complessivamente
nel mondo - precisa la Coldiretti
- si registra nel 2004 una crescita in valore delle esportazioni dei
due formaggi simbolo del Made in Italy pari al 2,7% frutto
dell'aumento positivo sul mercato comunitario e della riduzione del
10% sui mercati extracomunitari dove continuano ad essere tollerate
le "falsificazioni".
Se il divieto comunitario all'uso del termine
Parmesam è infatti una scelta
coerente con l'impegno dell'Unione Europea per combattere l'agropirateria
molto resta da fare a livello internazionale dove il
Parmigiano Reggiano e il Grana Padano
- riferisce la Coldiretti - sono le specialità alimentari
"made in Italy" più imitate che
diventano Parmesao in Brasile, Regianito in Argentina, Reggiano e
Parmesano in tutto il Sudamerica o Parmesan dagli Stati Uniti al
Canada, dall'Australia fino al Giappone ma anche "Grana Pardano",
"Grana Padana" o "Grana Padona".
Per questo - continua la Coldiretti
- è necessario assicurare l'impegno dell'Unione Europea nei
negoziati WTO per garantire una
effettiva protezione contro l'usurpazione delle indicazioni
geografiche e impedire, con l'istituzione di un registro
multilaterale delle denominazioni a carattere vincolante, che il
commercio internazionale dei prodotti il cui nome è legato ad una
certa origine geografica sia ostacolato da inaccettabili atti di
imitazione. Un risultato - sostiene la Coldiretti - che potrebbe far
aumentare di ben dieci volte il solo export nazionale di formaggi
tipici verso gli Stati Uniti dove a fronte di un valore delle
esportazioni nazionali di formaggi tipici di poco superiore a 200
milioni di dollari, il fatturato delle imitazioni statunitensi degli
stessi prodotti raggiunge quasi i 2 miliardi di dollari.
Questo significa - conclude la Coldiretti - che se le quote di
mercato attualmente occupate dai prodotti falsi venissero liberate a
favore dei prodotti originali le esportazioni italiane potrebbero
potenzialmente moltiplicarsi per dieci e raggiungere il valore di
2,2 miliardi di dollari. Una risultato che è ora più vicino anche
grazie al recente storico accordo tra Stati Uniti e Italia siglato
tra il presidente della Coldiretti Paolo
Bedoni e il Presidente della National Farmers Union (NFU)
Dave Frederickson che prevede di
"esercitare, in occasione delle trattative sul commercio
internazionale in sede WTO, una azione sinergica per favorire
alleanze con l'obiettivo di introdurre regole che tutelino e rendano
trasparente in etichetta l'origine degli alimenti negli scambi
commerciali" anche attraverso interventi "nei confronti delle
Istituzioni locali, nazionali ed internazionali" e "una azione
globale di sensibilizzazione dei cittadini, fondata su alleanze con
le associazioni dei consumatori, sull'importanza dell'etichettatura
di origine degli alimenti per la salute e la libertà di scelta".
L’export
in valore di Parmiggiano Reggiano e Grana Padano nel
2004 |
|
Variazione
% rispetto anno precedente |
Incidenza
% rispetto totale export |
Paesi
dell’Unione Europea |
+15% |
57% |
Paesi
Extracomunitari |
-10%
|
43% |
di cui
Stati Uniti |
- 5 %
|
22% |
Mondo |
+ 2,7% |
100% |
N.B. periodo
gennaio - marzo 2004
--
Fonte: Elaborazione
Coldiretti su dati Istat
primo trimestre 2004 |