17.06.2004 | Normative

UE: scatta divieto Parmesan

(Coldiretti). "Il valore delle esportazioni di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano nell'Unione Europea è aumentato del 15%. Lo rende noto la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nel primo trimestre 2004 in occasione della scadenza dell'ultimatum di due mesi concesso dalla Commissione Europea alla Germania, tramite "avvertimento scritto", per porre fine all'utilizzo improprio sul territorio tedesco del termine "Parmesan" per formaggi di imitazione del vero Parmigiano Reggiano.

Nonostante i segnali non positivi del superindicatore dell' Ocse per l'Italia, complessivamente nel mondo - precisa la Coldiretti - si registra nel 2004 una crescita in valore delle esportazioni dei due formaggi simbolo del Made in Italy pari al 2,7% frutto dell'aumento positivo sul mercato comunitario e della riduzione del 10% sui mercati extracomunitari dove continuano ad essere tollerate le "falsificazioni".

Se il divieto comunitario all'uso del termine Parmesam è infatti una scelta coerente con l'impegno dell'Unione Europea per combattere l'agropirateria molto resta da fare a livello internazionale dove il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano - riferisce la Coldiretti - sono le specialità alimentari "made in Italy" più imitate che diventano Parmesao in Brasile, Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesano in tutto il Sudamerica o Parmesan dagli Stati Uniti al Canada, dall'Australia fino al Giappone ma anche "Grana Pardano", "Grana Padana" o "Grana Padona".

Per questo - continua la Coldiretti - è necessario assicurare l'impegno dell'Unione Europea nei negoziati WTO per garantire una effettiva protezione contro l'usurpazione delle indicazioni geografiche e impedire, con l'istituzione di un registro multilaterale delle denominazioni a carattere vincolante, che il commercio internazionale dei prodotti il cui nome è legato ad una certa origine geografica sia ostacolato da inaccettabili atti di imitazione. Un risultato - sostiene la Coldiretti - che potrebbe far aumentare di ben dieci volte il solo export nazionale di formaggi tipici verso gli Stati Uniti dove a fronte di un valore delle esportazioni nazionali di formaggi tipici di poco superiore a 200 milioni di dollari, il fatturato delle imitazioni statunitensi degli stessi prodotti raggiunge quasi i 2 miliardi di dollari.

Questo significa - conclude la Coldiretti - che se le quote di mercato attualmente occupate dai prodotti falsi venissero liberate a favore dei prodotti originali le esportazioni italiane potrebbero potenzialmente moltiplicarsi per dieci e raggiungere il valore di 2,2 miliardi di dollari. Una risultato che è ora più vicino anche grazie al recente storico accordo tra Stati Uniti e Italia siglato tra il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni e il Presidente della National Farmers Union (NFU) Dave Frederickson che prevede di "esercitare, in occasione delle trattative sul commercio internazionale in sede WTO, una azione sinergica per favorire alleanze con l'obiettivo di introdurre regole che tutelino e rendano trasparente in etichetta l'origine degli alimenti negli scambi commerciali" anche attraverso interventi "nei confronti delle Istituzioni locali, nazionali ed internazionali" e "una azione globale di sensibilizzazione dei cittadini, fondata su alleanze con le associazioni dei consumatori, sull'importanza dell'etichettatura di origine degli alimenti per la salute e la libertà di scelta".

L’export in valore di Parmiggiano Reggiano e Grana Padano nel 2004

 

Variazione % rispetto anno precedente

Incidenza % rispetto totale export

Paesi dell’Unione Europea +15% 57%
Paesi Extracomunitari -10% 43%
di cui Stati Uniti - 5 % 22%
Mondo + 2,7% 100%

N.B. periodo gennaio - marzo 2004

--
Fonte: Elaborazione Coldiretti su dati Istat
primo trimestre 2004

px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?