27.04.2007 | Vino e dintorni

Un grande della viticoltura italiana: Livio Felluga

Ho iniziato con Mario Schiopetto, questa serie di articoli che ho voluto intitolare : I grandi della viticoltura italiana (vedi articolo relativo nella mia rubrica: Le Mie Degustazioni) ed ora voglio continuare con un personaggio che, viene amichevolmente chiamato: Il Patriarca del Friuli: stò scrivendo di Livio Felluga di Cormons. Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, e devo dire che questo "giovanotto" di 94 anni, ha una vitalità ed una carica fuori dal comune.

Molto importante credo siano gli affetti familiari infatti era circondato dai suoi figli che dagli occhi gli sprizzavano amore e tenerezza, e l'amore e la passione per il proprio lavoro. In quella occasione pioveva ed allora Livio mi ha ripetuto piu' volte: "Ritorni a trovarmi in Friuli che la porto a visitare i miei vigneti e la mia terra ". Solo il vero vignaiolo tiene, prima di tutto ai suoi vigneti, che non a tutto il resto : depliants, chiacchere e lustrini.

La storia raccontata da Livio Felluga

I primi anni del secolo
E' ormai da cinque generazioni che la mia famiglia opera nel settore del vino, si può ben dire che da sempre "il vino ci ha dato il pane". L'inizio in Istria, quando quelle terre ancora appartenevano all'Impero, mio bisnonno contadino e poi mio nonno viticoltore producono Refosco e Malvasia.

Vigneti e una piccola trattoria a Isola d'Istria, finchè mio nonno non decide di espandersi e nel 1920 manda suo figlio Giovanni, mio padre, a gestire il commercio dei vini nella vicina Grado, incantevole luogo balneare dell'aristocrazia asburgica. Ero un ragazzino, il primogenito di quella che sarebbe diventata una grande famiglia, ero l'aiuto prezioso di mio padre e crescendo tra vini e bottiglie acquisivo capacità ed esperienza.


La Giovane Italia
Il primo contatto con i vini di collina, ed in particolare con i vini del Collio, avviene alla fine degli anni trenta, quando mi trasferisco in Friuli. Ero affascinato da quei dolci pendii, da quel Collio che allora si chiamava Medana, Cosana, San Martin di Quisca.

Cresceva la mia conoscenza dei vini di collina e si consolidava la convinzione che "il vino di qualità si fa prima in campagna e poi in cantina". I miei progetti vengono interrotti dallo scoppio della seconda Guerra Mondiale. E' il giugno del 1940 e vengo richiamato alle armi... l'Africa, tre anni in Libia, la prigionia a Capo Bon, altri tre anni in Scozia, la sconfitta... tutto il resto appartiene alla storia, a me rimangono le cicatrici nella memoria e nel cuore.

Il Dopoguerra
Il mio sogno si realizza negli anni cinquanta, quando acquisto i primi ettari di vigneto a Rosazzo. Erano anni difficili. La collina era in totale abbandono. Sorgevano le prime industrie e i contadini preferivano avvicinarsi alle città e al lavoro nelle fabbriche. Lo stesso paesaggio stava mutando. La mia sfida era oppormi a tutto ciò cercando di rendere nuovamente produttiva la collina. Il tempo mi ha dato ragione: Rosazzo oggi è considerata una delle zone più vocate. Con l'inconfondibile etichetta della "carta geografica" indicai la provenienza delle nostre uve a garanzia di un prodotto di qualità.

Oggi
Scelsi Brazzano come luogo definitivo della cantina che si amplierà di pari passo con l'aumentare della produzione. Oggi la nostra Azienda vanta un'estensione collinare di 135 ettari a vigneto per una produzione media di 650.000 bottiglie l'anno apprezzate in tutto il mondo. Ho creduto nelle mie convinzioni, ho sconfitto la diffidenza, i luoghi comuni e ancora oggi mi dedico alla campagna con grande passione insieme ai miei figli.
Maurizio, Elda, Andrea e Filippo sono il presente e il futuro, e la mia più grande soddisfazione è proprio vedere che essi hanno ereditato il mio amore per la terra, per la tradizione e per la qualità.

Degustazione vini aziendali

Questo è stato ciò che ho scritto nel 2005, quando ho conosciuto Livio ed i suoi vini:
Livio Felluga
titolare: Famiglia Livio Felluga

Via Risorgimento 1 - 34070 Cormons - Gorizia
Tel: 0481.60203 - 60052
Fax: 0481.630126
Email: info@liviofelluga.it


Vino: Terre Alte 2003- gr. 14 -
Uvaggio di: Tocai-pinot- sauvignon

Un vino di caratura superiore molto profumato, complesso dove si sente in sottofondo il sauvignon, ma anche il tocai, in bocca è pieno, strutturato, appagante per chiudere con una lunga Pai .
Voto 5 stelle 88-89/100
€. 35,00 circa
Uno dei miei migliori assaggi friulani di questa kermesse enogastronomica.

Vino: Tocai 2003

Questo è stato il vino aziendale che più mi è piaciuto perché vi ho riscontrato il più intenso, autentico e genuino legame al territorio ed al vitigno di origine: profumo di mandorla amara ( che mi ricorda i tocai che bevevo 20 anni fa), ampio in bocca, appagante dove ritornava la nota ammandorlata, persistente a lungo!
Voto 5 stelle 90/100
Uno dei miei migliori assaggi friulani di questa kermesse enogastronomica.


Vino:  Sossò 2000 - gr.14 - C.O.F. Rosazzo -
Da uve: refosco e merlot

Rosso scuro quasi impenetrabile, si sentono molto le spezie, in bocca è caldo , morbido e strutturato . Si lascia bere con piacevolezza .
Voto 5 stelle 87/100   
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eggi l'articolo


Voglio concludere questo omaggio a Livio Felluga con le stesse parole, con cui ho chiuso l'articolo dedicato a Mario Schiopetto: questo è uno dei padri della nuova enologia friulana, a cui noi tutti amanti del vino, dobbiamo molto e con grande rispetto ed ammirazione, certamente non il solo, ma  tra i più grandi: un nome da non dimenticare mai! Grazie a Livio Felluga, con il sincero augurio che i suoi figli Maurizio, Elda, Andrea e Filippo, ne possano seguire fedelmente le orme, tracciate in tanti anni di passione e dedizione alla viticoltura friulana ed italiana tutta.

Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
Winetaste.it - contact@winetaste.it
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