Martin Foradori ha affrontato e vinto una nuova sfida con la sua terra.
Negli ultimi anni le numerose arnie che risiedono nelle vigne della Tenuta Kolbenhof e Barthenau hanno affascinato Martin Foradori rinnovando l'alta considerazione e il suo personale apprezzamento per il mondo delle api e per il loro principale prodotto. Si è deciso così, con la stessa naturalezza con cui un'ape si posa su un fiore, di avventurarsi nella produzione di miele e ciò che si è ottenuto è un particolarissimo e gustoso insieme di fragranze che sarà in commercio a partire dal prossimo febbraio 2003.
Il miele, il cui nome deriva dall' ittito, lingua indoeuropea del gruppo anatolico, melit, riempe numerosi documenti, leggende e fonti storiche che ci testimoniano la conoscenza e l'uso di questo prodotto già in tempi antichissimi e presso molti popoli. Gli Egizi apprezzavano moltissimo il miele, sia come alimento che come medicina per i disturbi digestivi e lo usavano in diversi unguenti per piaghe e ferite, considerandolo tanto da depositarlo anche nelle tombe dei Faraoni. Anche nelle sepolture dei re Celti e Merovingi sono stati trovati reperti di dolci a base di miele ed anfore contenenti il prezioso dolcificante, usato anche come merce di scambio e come forma di pagamento.
Per i Greci il miele ebbe una funzione religiosa fondamentale: stando alla leggenda il miele era considerato "cibo degli dei", e rappresentava quindi una delle offerte fondamentali tributate alle divinità, una componente pressoché costante delle cerimonie religiose e nella preparazione di cibi naturali.
Il miele come elemento "estetico"non è una scoperta moderna: i Sumeri, popolo di alta civiltà che viveva nella valle tra il Tigri e l'Eufrate, ci ha tramandato addirittura ricette in cui l'elemento base è il miele come creme di bellezza fatte con argilla, acqua, miele ed olio di cedro.
Anche come elemento medicinale, il miele ha storia antica: presso i Romani era il rimedio più diffuso, per curare ma anche per prevenire le malattie; la medicina ayurvedica indica il miele come purificante, afrodisiaco, dissetante, vermifugo, antitossico, regolatore, refrigerante, stomachico, cosmetico, tonico, leggermente ipnotico, cicatrizzante.
Il miele di Foradori è un miele dai sapori del bosco, un miele scuro e quindi ricco di virtù antiossidanti in grado di mitigare l'attività nociva dei radicali liberi, un prodotto naturale ed energetico, assai meno calorico dello zucchero.
Sono state la sensibilità e l'attenzione verso l'ecosistema a indicare agli Hofstätter l'utilizzo sempre minore di antiparassitari che, oltre agli insetti dannosi, distruggono anche, quelli utili, e fra questi proprio le api. Rispettare questi insetti ha migliorato il prodotto stesso e per questo motivo il miele che si potrà gustare dal prossimo anno è un prodotto garantito e di qualità, sano e buono, che diventa la vittoria della sensibilità e dell'attenzione di chi la terra la coltiva e la cura con amore da decenni, per chi, abituato a lavorare con i tempi che la natura impone, non ha avuto fretta di sfruttare questa occasione ma ha saputo tutelare l'ambiente promovendo uno sviluppo agricolo durevole.
Accanto a questa nuova perla di sapore, gli Hofstätter propongono anche un vino biologico, frutto di una saggia e costante cultura della terra.
Il vino in questione è il Pinot Nero Crozzol, dell'omonima tenuta, situata nel paesino Pochi (Buchholz) nella parte più a sud dell'Alto Adige a un'altitudine di 600 metri s.l.d.m..
Nel 1978 fu intrapresa la lotta antiparassitaria in maniera biologica. Dopo i primi anni difficili di adattamento della vigna, ora dopo piú di vent´anni, un gran numero di insetti utili ha avuto sopravvento sui parassiti della vigna.
Dal 1995 questa tenuta è di cura degli Hofstätter e la quasi ventennale esperienza del maso Crozzol nella viticoltura biologica ha contribuito e ha influito su tutta la produzione.
Ufficio Stampa:
WTT Italiavia Durini 2, 20122 Milano
tel 02/76318139 - fax 02/76390199 |