04.07.2011 | Prodotti Tipici Inserisci una news

Cozza di Scardovari verso la Dop

Invia un commento

Prelibatezza del delta del Po

Il ministero delle Politiche agricole ha ritenuto accoglibile la richiesta dal sistema economico locale per la protezione del nome "Cozza di Scardovari" come Denominazione d'origine protetta. Il disciplinare sarà discusso, in un'audizione aperta, mercoledì 27 luglio prossimo a Scardovari (Ro)Chi non le conosce non sa cosa perde: parliamo delle gustose cozze di Scardovari (Ro) allevate, raccolte e stabulate ad arte dai pescatori del Delta del Po, straordinari coltivatori del mare, nella grande laguna deltizia posta tra il Po di Tolle e il Po della Donzella. Gli amatori sanno dove trovarli e i consumatori più attenti possono reperirli nelle pescherie dove questi stupendi molluschi arrivano accompagnati dai documenti d'origine. Ma non sono immediatamente distinguibili da prodotti similari. Presto, però, potrebbero essere individuate a colpo d'occhio grazie alla Denominazione d'origine protetta, della quale è stato intrapreso l'iter di riconoscimento.
Il ministero delle Politiche agricole ha infatti ritenuto accoglibile la richiesta dal sistema economico locale per la protezione del nome "Cozza di Scardovari" come Denominazione d'origine protetta. È stata pertanto indetta la pubblica audizione, per recepire osservazioni e orientamenti della filiera produttiva interessata al prodotto, prima dell'inoltro della richiesta alla Commissione europea.

L'incontro si svolgerà mercoledì 27 luglio, alle 17, nella Sala convegni della Cooperativa Pescatori Delta Padano scarl (via Roma 168, Scardovari). Alla pubblica audizione invitati la Provincia di Rovigo, la Camera di commercio polesana, il Comune di Porto Tolle, Veneto Agricoltura, l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie sezione di Rovigo, le Organizzazioni professionali agricole, le Associazioni agricole e cooperative, la Federazioni dei commercianti, gli operatori del settore e la Capitaneria di Porto di Chioggia.

«Per il Veneto sarebbe la prima denominazione registrata nel settore ittico - sottolinea l'assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato - la terza in Italia tra le specie acquatiche, ma la prima Dop per un mollusco. Sarebbe un giusto motivo di orgoglio e di merito per gli allevatori di cozze del nostro Delta, con la possibilità di aprire la strada alla migliore valorizzazione di un prodotto veramente eccellente che arricchisce l'offerta enogastronomica regionale. Io li chiamo "peoci", alla veneta, e non mi dispiacerebbe che anche la Dop riconoscesse questo nome che identifica il mollusco in tutto l'Adriatico settentrionale e orientale».

Il disciplinare di produzione è visionabile presso l'Unità di progetto tutela produzioni agroalimentari – Mestre (Ve) Via Torino, 110 (Tel 0412795763), e nel sito internet della Regione del Veneto. Nel settore ittico, le "Cozze di Scardovari" Dop ai aggiungerebbero in Italia alla Dop "Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino" (Piemonte) e all'Igp "Acciughe sotto sale del Mar Ligure" (Liguria).

Il disciplinare
Il disciplinare della Dop Cozza di Scardovari, che sarà discusso mercoledì 27 luglio prossimo, nella Sala convegni della Cooperativa Pescatori Delta Padano Scarl, appunto a Scardovari, prevede che il mollusco debba essere allevato e prodotto nella Sacca deltizia omonima, dove acquista una dolcezza peculiare delle carni grazie al basso contenuto in sodio e cresca con carni particolarmente morbide e fondenti al palato, per l'alto contenuto di lipidi e in particolare di grassi saturi e monoinsaturi. Tali caratteristiche distinguono il mollusco di Scardovari da quelli prodotti in altre zone o in mare aperto. La sacca del Delta dove viene allevato ha una superficie di 3.200 ettari e una profondità media di 1,5 – 2 metri. Le fasi di depurazione, lavorazione e confezionamento vengono effettuate con l'acqua della sacca e devono essere svolti nel territorio circostante.

La semina e l'accrescimento del seme possono essere effettuate solo in vivai all'interno della Sacca di Scardovari e ogni pescatore predispone le reste in modo da avere una densità di 10 – 15 unità per metro quadro. La raccolta è manuale e avviene quando il prodotto raggiunge la taglia minima commercializzabile di 5 centimetri. Il prodotto raccolto deve essere consegnato al punto di sbarco con modalità che ne consentano di verificare la qualità, e da qui deve essere portato agli impianti di depurazione di Scardovari con mezzi dotati di cassone isotermico. Al termine della depurazione il prodotto viene confezionato, insacchettato in loco e posto in cella con temperatura controllata quindi spedito con mezzi e modalità che garantiscano la corretta temperatura di conservazione del prodotto vivo (2 – gradi).

Il marchio di riconoscimento sarà un guscio aperto di cozza all'interno di un cuore stilizzato con la scritta "Cozza Dop Scardovari". La morfologia della sacca di Scardovari si stabilizza sostanzialmente dopo l'alluvione del 1966 e da quel momento inizia la sperimentazione di allevamento in piccoli vivai, come alternativa alla pesca in mare. Da quel momento si succedono documentazioni e relazioni scientifiche molto precise sulle caratteristiche del luogo di allevamento e del prodotto stesso, che risulta particolarmente caratterizzato dai particolari fattori ambientali (incontro di acqua dolce e di acqua di mare) e anche umani (allevamenti a carattere familiare o in forma associata, con tecnica manuale tradizionale).

( Fonte Italiatavola )

 

Annotazioni di Roberto Gatti

Posso attestare l'unicità ed alta qualità di queste cozze della Sacca degli Scadovari, le migliori in senso assoluto che io abbia mangiato in vita mia.

Un consiglio ed una " dritta " : dopo avere prenotato a :

La Locanda degli Antichi Sospiri:

Località Santa Giulia

Via L. Longo, 13 Porto Tolle (RO)
Tel.: 0426 388328
Fax: 0426 388804
info@antichisospiri.it

http://www.antichisospiri.it

in questo delizioso locale della Sacca degli Scardovari, potrete degustare le prelibate cozze, tra le migliori di sempre. Rossano, il marito della titolare sig. Fabrizia, è un pescatore di cozze e vongole veraci della Sacca, per cui sono pescate al mattino , cucinate e mangiate dopo poche ore.

Buon appetito

Roberto Gatti

SCARDOVARI

Tag: Dop, winetaste, gatti, cozze, scardovari, pesca, molluschi, santa giulia, antichi sospiri


px
px
px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?