Domenica 11 marzo a Lazise si presenta in Anteprima l’annata 2011 del Bardolino e del Chiaretto

Il Bardolino e il Chiaretto, attuali vini di tendenza del mercato enologico nazionale e internazionale, saranno gli indiscussi protagonisti domenica 11 marzo a Lazise, pittoresca località sulla sponda veneta del lago di Garda, in occasione dell'Anteprima dell'annata 2011.

La quarta edizione della manifestazione, organizzata dal Consorzio di tutela del Bardolino e dal Comune di Lazise con la collaborazione della Regione Veneto, conferma sia la sede, lo storico edificio della Dogana Veneta, che si affaccia sullo storico porticciolo, sia la formula ad ingresso libero, con la presenza negli stand di circa settanta produttori, soci del Consorzio, che proporranno loro stessi, affiancati dai sommelier della delegazione Ais di Verona, in degustazione, dalle 10 alle 18, circa 150 vini dell'ultima vendemmia.

Di scena il rosso Bardolino e il Chiaretto rosato, entrambi del 2011, cui si aggiungerà la tipologia del Chiaretto Spumante, vini che stanno suscitando sempre maggior interesse tra i consumatori. Molti produttori offriranno anche la possibilità di comparare la nuova annata con quella del 2010, facendo salire a circa 200 i vini complessivamente in assaggio.

All'esterno dell'edificio veneziano della Dogana di Lazise, sul lungolago, sarà aperto uno spazio food con piatti e prodotti tipici del territorio, a partire dal formaggio Monte Veronese, partner del Bardolino e del Chiaretto in numerose iniziative di promozione.

"La vendemmia 2011" - afferma il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi – "è stata quantitativamente inferiore del 5-10% rispetto a quella dell'anno precedente, ma il livello di maturazione raggiunto dalle uve si è rivelato eccellente, ben al di sopra del 2010. È stata anche la prima vendemmia nella quale i produttori hanno potuto avvalersi del nuovo disciplinare, che consente a chi lo desideri di utilizzare nell'uvaggio la corvina veronese fino all'80% del totale, e questa ancora maggiore focalizzazione sulle uve tradizionali conferma la volontà della filiera del Bardolino di essere fedele alla propria identità, interpretata modernamente. È questo il segreto, se di segreto si può parlare, che ci ha permesso in questi ultimi tre anni di aumentare i prezzi delle uve e del vino all'ingrosso e di collocare sul mercato senza difficoltà tutta la nostra produzione".

Affermazioni confermate dai dati di mercato, considerando che anche nel 2011 le vendite sono andate decisamente bene: il Bardolino è intorno ai 21 milioni di bottiglie, mentre il Chiaretto si attesta sui 10 milioni. Anche il Chiaretto Spumante incomincia a consolidarsi: i produttori di questa tipologia sono diventati una trentina e, ancorché si tratti di un vino tuttora sperimentale, il trend di vendite segna un incremento del 46%.

"Sotto il profilo meteo" - aggiunge Andrea Vantini, responsabile dell'area tecnica del Consorzio del Bardolino – "l'annata 2011 possiamo definirla stravagante, con fasi calde e asciutte alternate con momenti freddi e piovosi. Lo scarso sviluppo di malattie fungine ha permesso di disporre di un'uva sana e matura. Il Bardolino nella sua tradizionale versione in rosso si presenta con un buon colore e una struttura piuttosto interessante. Bene anche il Chiaretto, nonostante l'annata calda: i nostri produttori hanno ormai conseguito nel settore dei rosati un'esperienza tale da consentire loro di gestire al meglio anche le situazioni climatiche più diverse".

Ulteriori informazioni sul sito www.ilbardolino.com

Silvana Albanese

Luciano Pavesio