22.01.2013 | Vino e dintorni Inserisci una news

L'Amarone della Valpolicella conquista gli intellettuali americani

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L’Amarone della Valpolicella conquista gli intellettuali e figura come “special guest” in molti best-sellers “Anteprima Amarone: la storia di un vino di successo” ripercorsa in occasione del decennale della manifestazione , che si terrà nel Palazzo della Gran Guardia di Verona sabato 26 e domenica 27 gennaio 2013

Certamente la notizia meno nota sull'Amarone della Valpolicella è che da parecchio tempo questo prestigioso vino veronese abbia conquistato il ruolo di "special guest" in molti best-sellers.

Un vino dunque conosciuto, ed evidentemente apprezzato, dagli intellettuali di grido, primo tra tutti Ernest Hemingway, grande estimatore di Amarone, che lo degustò la prima volta alla locanda Cipriani di Venezia e lo volle citare in "Addio alle armi", uno dei suoi romanzi più celebri. Dichiarazioni di stima e amore anche per il Valpolicella in "Di là dal fiume e tra gli alberi", definito affettuosamente "secco, rosso e cordiale come la casa di un fratello con cui si va d'accordo".

 

La love story tra l'Amarone e i grandi scrittori americani prosegue fino ai giorni nostri. Nel suo ultimo romanzo "Libertà", Jonathan Franzen, considerato tra i venti autori più importanti del XX secolo, sceglie l'Amarone per la cena di rancori e tensioni che riunisce le famiglie dei protagonisti Walter e Patty in un ristorante chic di Soho.

Il connazionale Jay McInerney, scrittore americano consacrato alla fama dal romanzo "Le mille luci di New York", nel recente "I piaceri della cantina" nel suo giro del mondo attraverso i vignaioli e i vini più pregiati tesse grandi elogi all'Amarone della Valpolicella, ritenuto un vino di rango superiore. In precedenza, in "Io e Bacco. Le mie avventure in una cantina di vini", aveva definito il Valpolicella "Un vino che andrebbe aperto solo alla presenza di Dio e dei formaggi puzzolenti".

 

Accostamento senz'altro audace, ma non al livello di quello magnificato da Hannibal Lecter, inquietante protagonista del thriller "Il silenzio degli innocenti" di Thomas Harris. «Una volta un addetto al censimento cercò di quantificarmi. Mi mangiai il fegato con contorno di fave e una bottiglia importante di Amarone» racconta Hannibal The Cannibal.

 

Amarone quindi fenomeno di gusto e di costume, come attestano queste citazioni letterarie, vino certamente da meditazione, ma sempre più protagonista in tavola nelle occasioni particolari. Lo testimonia l'indagine condotta da Veronafiere sui visitatori esteri di Vinitaly da cui emerge che i 2/3 dei consumatori ritengono l'Amarone un vino da abbinare a momenti speciali, magari nella cornice di un ristorante.

Anche di questo si parlerà nell'edizione del decennale di Anteprima Amarone, il 26 e 27 gennaio nel Palazzo della Gran Guardia di Verona dove, oltre alla presentazione dell'annata 2009, in via eccezionale i produttori avranno la possibilità di mettere in degustazione quella che ritengono la loro migliore annata di Amarone dell'ultimo decennio.

 

"Anteprima Amarone: la storia di un vino di successo" è il titolo dell'edizione di quest'anno, che si racconta nella scelta dell'allestimento posto nel loggiato della Gran Guardia. Le cinque aree tematiche ripercorrono le tappe fondamentali dell'ultimo decennio, consentendo ai visitatori della manifestazione di avere un'immediata percezione di quella che è la realtà della denominazione attraverso il numero e la tipologia degli impianti, le aziende che hanno reso grande l'Amarone, le caratteristiche organolettiche che differenziano le cinque vallate e le tecniche vendemmiali e di produzione.

Temi che ritorneranno nell'ambito della tavola rotonda che il 26 gennaio, con inizio alle ore 10 nell'Auditorium della Gran Guardia, vedrà come relatori Christian Marchesini, presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Alessandro Bianchiale, presidente della Camera di Commercio di Verona e Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere. 

Seguirà la presentazione dell'annata 2009 a cura di Daniele Accordini, vicepresidente del Consorzio, moderato dal giornalista "gastronauta" di Radio 24 Davide Paolini.

Nel pomeriggio i giornalisti potranno approcciare direttamente l'Amarone 2009 nella degustazione riservata, mentre il pubblico potrà appagare le proprie curiosità enologiche nel pomeriggio di sabato 26 gennaio, dalle 16 alle 19 e nella giornata di domenica 27 gennaio, dalle 10 alle 18, direttamente ai banchi dei produttori, che proprio in occasione del decennale potranno proporre, oltre all'annata protagonista, anche un'altra perla di loro produzione.

 

Anteprima Amarone si svolge con il patrocinio dell'OIV, l'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, della Regione Veneto, della Camera di Commercio di Verona e della Banca Popolare di Verona.

 

Maggiori informazioni su sito info@consorziovalpolicella.it

 

Silvana Albanese

Luciano Pavesio


Tag: bra, valpolicella, amarone, anteprima, Accordini, paolini, Palazzo, Guardia, scrittori


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