08.11.2017 | Vino e dintorni Inserisci una news

COLLI BERICI: UN ESEMPIO DI GEODIVERSITÀ CHE INCANTA NEL BICCHIERE

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Si è tenuta alla biblioteca La Vigna di Vicenza l'ottava edizione di Gustus. Un convegno sulla geologia del territorio ha messo in luce le sue potenzialità

Un territorio dal grande potenziale enologico, caratterizzato da suoli di diversa natura e ancora inalterati. Così gli esperti hanno presentato i Colli Berici durante il convegno Paesaggi del vino dei Colli Berici, che venerdì scorso ha dato il via all'ottava edizione di Gustus – Vini e Sapori dei Colli Berici.

L'incontro è stato organizzato da Sigea, Società Italiana di Geologia Ambientale, in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini DOC Colli Berici e Vicenza e la Biblioteca Internazionale La Vigna, la più importante istituzione culturale in fatto di libri sul vino al mondo. Un evento che rientra nel progetto "Geologia nel bicchiere" che Tatiana Bartolomei, presidente dell'Ordine dei Geologi del Veneto, ha spiegato essere nato per studiare "l'interazione fra substrato geologico forme dei versanti, tipo di suolo, insolazione, vitigno e conservazione dell'ambiente: tutti ingredienti di una viticoltura pregiata dalle caratteristiche qualitative uniche e univoche".

In questo senso i Colli Berici, grazie alla loro scarsa antropizzazione, rappresentano un esempio di eccellenza, geodiversità e conservazione del territorio. "Lo testimoniano i paesaggi mai ripetitivi - ha spiegato Silvano Agostini di Sigea – con pendii terrazzati, valli fluviali e situazioni particolari nelle colline interne: ovunque abbiamo condizioni peculiari. E nell'interazione con la vite ci sono i diversi climi".

Un terroir unico e al tempo stesso complesso. "La presenza di suoli sia calcarei che basaltici fa sì che non ci sia un vitigno bandiera di quest'area, – spiega

Giovanni Ponchia, Direttore del Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza – ma permette la coltivazione di più tipologie. I suoli basaltici sono adatti ai vitigni a bacca bianca, mentre quelli calcarei sono in grado di dare vita a grandi vini rossi, che sui Colli Berici stanno trovando un'ottima espressione." Dai bianchi Sauvignon e Garganega si passa a rossi di grande struttura come Cabernet, Merlot, Carménère e Tai Rosso, vitigno autoctono su cui i produttori hanno grandi aspettative.

Il convegno ha anticipato Gustus, banco d'assaggio chiuso lunedì 6 novembre a Vicenza, organizzato dal Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza e dalla Strada dei Vini dei Colli Berici. Ad ospitare l'evento è stato lo Spazio Scarpa, progettato dal designer Carlo Scarpa all'interno della Biblioteca Internazionale La Vigna. "Il riscontro è stato molto positivo – spiega Mario Bagnara, Presidente del Centro di Cultura e Civiltà Contadina Biblioteca Internazionale La Vigna – e siamo felici di aver ospitato un pubblico anche molto giovane, che vuole imparare a valorizzare il vino di qualità. Ci auguriamo possa essere la prima di una serie di proficue collaborazioni per parlare di vino a tutto tondo, non solo attraverso i libri che conserviamo nella nostra biblioteca". L'open space ha trovato un deciso apprezzamento da parte degli oltre mille visitatori che, nei tre giorni, hanno degustato i prodotti di ventidue aziende del Consorzio. Per la prima volta la rassegna ha aperto le porte al pubblico anche il lunedì, giornata dedicata principalmente agli operatori di settore, che ha registrato un'ottima affluenza.

Grande soddisfazione da parte degli sponsor dell'evento: AIS Veneto, Le Buone Tavole dei Berici, Morato, Banca di Credito Cooperativo Vicentino, Ristoranti che Passione, OliBeA, Gardin.

Press info:

Michele Bertuzzo - Carlotta Faccio


Tag: vicenza, TAI ROSSO, Consorzio Colli Berici, Gustus, geologia


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