10.02.2002 | Vino e dintorni

Vini Corvo e Florio in un'unica azienda

PALERMO. Duca di Salaparuta e Florio in un'unica maxi-azienda entro giugno...

Nasce un gruppo da 80 miliardi di lire di fatturato. Era inevitabile che le due aziende finissero sotto un'unica sigla dopo che all'inizio della scorsa estate la Illva di Saronno già da alcuni anni proprietaria della Florio di Marsala, ha acquistato per poco più di 141 miliardi di lire la Duca di Salaparuta dalla Regione. La società dipenderà dalla famiglia Reina, proprietaria della Illva. La testa di questa holding siciliana sarà a Casteldaccia: lì resteranno gli uffici, la direzione e la produzione dei vini. A Marsala resterà la storica cantina per i vini dolci e liquorosi. Poi c'è l'organico: è stato unificato mentre sono stati azzerati i vertici tecnici e commerciali. Per esempio, dei 68 dipendenti della Duca di Salaparuta 21 sono andati casa tra prepensionamenti e dimissioni volontarie. Ma sono stati anche assunti alcuni giovani tecnici mentre sparisce la figura dell'usciere. Ce n'erano cinque, troppi. Adesso avranno altri incarichi. Hanno lasciato la Duca di Salaparuta Enzo Toia, direttore commerciale e Angelo Paternò e Silvano Urso, entrambi enologi e reponsabili tecnici. Ma Urso, andato in pensione, continuerà a collaborare con l'azienda. Sottolinea Augusto Reina, presidente della Illva: "In molte occasioni abbiamo rimpiazzato i posti vacanti assumendo i figli di chi andava via". A coordinare l'ufficio commerciale è stato chiamato Francesco Iandolino, già dipendente della Duca di Salaparuta: lavorerà alle strette dipendenze di Bruno Alvisini, direttore vendite alla Illva che ha il suo ufficio a Saronno. Lo staff tecnico è ora affidato a Carlo Casavecchia, piemontese, tecnico di prim'ordine dal lungo curriculum, che è anche direttore generale. F. C.

FONTE: Giornale di Sicilia

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