Nel frattempo, è in
attività il noto progetto «Vinum» (parola etrusca), ovvero lo studio
interdisciplinare promosso dall’Associazione «Città del vino» e
intrapreso dalla Cattedra e Laboratorio d’Etruscologia e Antichità
Italiche dell’Università di Siena e dal Dipartimento di Produzione
Vegetale dell’Università di Milano. Queste strutture stanno
studiando i reperti vitivinicoli rinvenuti in molti siti dell’antica
Etruria al fine di elaborare un censimento della vitis vinifera
silvestris locale, appurare quali siano stati i primi vitigni e la
tecnica di coltivazione propria del mondo etrusco.
Il G.A.L., ben consapevole dei propri limiti, sta forse per toccare
qualche tema che impegnerà con ben superiori competenze e sistemi il
progetto polidisciplinare suddetto. Se, al termine dei lavori del «Vinum»,
alcune o tutte le nostre congetture e cognizioni dovessero cadere,
ne prenderemo volentieri atto, poiché ubi maior, minor cessat. Se,
d’altronde, venissero, almeno in parte, confermate, ci sentiremo
lusingati.
Intanto vogliamo sentitamente ringraziare i professori A. Ciacci e
A. Zifferero dell’Università di Siena, che, con squisita cortesia,
ci hanno favorito del materiale bibliografico altrimenti
introvabile.
Il G.A.L.
GRUPPO ARCHEOSUB LABRONICO
gal@archeosub.net
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