Un pranzo cinese è l’apoteosi dell’equilibrio: caldo e freddo, dolce e acido, morbido e duro,la mise en place della filosofia dello yin e dello yang insomma. La combinazione di questi elementi crea un’armonia che viene coronata da un matrimonio ben riuscito fra la natura degli ingredienti e i vari metodi di cottura. Da sempre una pietanza che nasce in un territorio ben preciso è accompagnata tradizionalmente da una bevanda originaria della stessa zona. In Cina, si sa, tale bevanda è principalmente il tè: l’usanza è quella di accompagnare i piatti della cucina cinese con vari tipi di tè verde e in alcuni casi da sakè (conosciuto anche come vino di riso). Chi desiderasse seguire un abbinamento per tradizione dovrebbe dunque scegliere di degustare tè o sakè per accompagnare le ricette cinesi.
Al giorno d’oggi però, vi è una crescita del desiderio di interscambio culturale, un interscambio che va oltre la conoscenza reciproca delle proprie diverse culture e che crea dei tentativi di fusione delle diverse realtà etniche sfociando sovente in veri e propri sposalizi; un campo in cui questo esperimento offre spesso buoni frutti è quello gastronomico, quindi perché non provare un connubio fra ricette tradizionali della cucina orientale e vini dell’occidente? I “matrimoni d’amore” fra vino e cibo non amano codifiche troppo rigorose e dunque con un pizzico di spirito di intraprendenza si possono tentare abbinamenti fra pietanze cinesi e vino, con una sola raccomandazione: non accontentatevi di un vino qualunque, se nella carta dei vini non trovate quello che vi soddisfa optate per un buon tè e rimandate l’esperimento ad un altro momento, magari decidendo di preparare voi stessi, a casa, un menu cinese e cercando la bottiglia adatta in un’enoteca ben fornita.
Proposte di abbinamento
Ravioli con ripieno di maiale
A questo piatto è consigliabile accostare un vino rosso leggero, dal delicato bouquet di frutta rossa, ad esempio un Velletri Rosso oppure un Grignolino d’Asti.
Involtini Primavera
Qualsiasi accostamento appare azzardato per via della salsa Hoisi che uccide il vino. Comunque si può provare con uno Chardonnay australiano o con uno Sherry.
Pollo al cocco
Può essere accompagnato con uno Chardonnay australiano, vino che si amalgama bene con il gusto del cocco, predominante in questa portata. Ottimi anche un Pinot Blanc d’Alsazia o un Gewurztraminer.
Pollo al mango
Il retrogusto leggermente sciroppato degli Chardonnay australiani permettono un abbinamento per similitudine di sapori, richiesto dal sentore di frutta matura dato dal mango; ma se volete tentare qualcosa di un po’ più azzardato, o se la serata è un’occasione speciale, potete accompagnare questo piatto anche con uno Champagne non d’annata.
Maiale saltato ai piselli
Un buon accompagnamento lo si può avere con un Sauvignon Blanc della Loira o sudafricano; consigliabile anche un Riesling australiano.
Anatra laccata
L’accostamento più indicato è con un Sautern invecchiato.
Anatra con lumachine di mare
Si può creare un contrasto servendo un Sauvignon Blanc oppure creare una similitudine gustativa accompagnando con un ottimo Sherry.
Pesce in agrodolce
L’accostamento consigliato è con un bianco demi-sec (ad esempio un Frascati) oppure con un Lambrusco, anche in questo caso però deve essere demi-sec.
Spaghetti con il pollo
L’unico accostamento consigliato è acquavite o sakè ghiacciato.