12.04.2002 | Prodotti Tipici

Vinta la battaglia del Parmesan

Ad annunciarlo è il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno. La denominazione di origine del Parmigiano è salva. Non passa l'idea di far approvare come "generica" la denominazione "Parmigiano".

VERONA - Un braccio di ferro lungo anni, e alla fine l'ha spuntata l'talia. ''La battaglia per il Parmesan è stata vinta'' ha riferito il ministro delle Politiche agricole, Giovanni Alemanno, precisando che ''la nostra delegazione al Codex Alimentarius in corso in Nuova Zelanda è riuscita ad ottenere per i prossimi due anni il divieto del nome Parmesan''.

Dopo tre giorni di incontri la delegazione italiana del Mipaf ha ottenuto la salvaguardia della ''denominazione di origine del parmigiano italiano nella sessione che stabilisce a livello internazionale i requisiti qualitativi a cui devono rispondere gli alimenti''. Tradotto in parole povere significa che per due anni l'unico formaggio a potersi fregiare del prestigioso marchio, è il parmigiano prodotto in Italia: niente da fare per il surrogato "internazionale". ''Questo risultato - ha spiegato Alemanno - ci consente di affermare ancora una volta nel mondo le ragioni della qualità del sistema agroalimentare italiano''.

''La battaglia sostenuta in favore del parmigiano italiano ha tutelato la qualità di un prodotto - ha spiegato il ministro Alemanno- ma, al tempo stesso, ha rappresentanto la difesa a livello europeo e multilaterale delle tradizioni del nostro paese, della nostra cultura e complessivamente 'dell'italianità', proprio per il forte legame territoriale che caratterizza i nostri prodotti".

"Questa vittoria - ha concluso Alemanno - è un traguardo che ci permetterà di affermare il sistema delle denominazioni registrate anche in sede Wto''. Secondo il ministro ''è prevalsa la difesa italiana sulle posizioni di molti paesi, fra cui Stati Uniti e Nuova Zelanda, determinati a far approvare come "generica" la denominazione del Parmigiano''.

FONTE: Il Nuovo

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