05.10.2004 | Eventi

''I migliori Vini dei nostri anni''

Copparo (FE). “I migliori Vini dei nostri anni” è il titolo di una degustazione organizzata al 38° Vinitaly, dove i migliori Vini degli ultimi trent’anni sono stati oggetto di una memorabile manifestazione. Volendo organizzare una serata di grande livello in occasione del 57° settembre Copparese, si sono selezionati 3 vini di quella importantissima scaletta.

La serata, organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Copparo, con la collaborazione dell’Associazione Italiana Sommelier Delegazione di Ferrara e del fattivo contributo dei Sommelier Annalisa Barison ed Andrea Fabbri, si è svolta venerdì 24 settembre presso La Tratta, il Museo delle tradizioni della cultura materiale del copparese.

Mentore della serata il noto Sommelier Roberto Gardini di Cervia, mentre tra una degustazione e l’altra le letture di Marcello Brandi ed il violino di Gian Luigi Cavallari hanno coinvolto un pubblico di oltre 60 appassionati, tutti molto attenti anche a questa parte letteraria e musicale dell’evento, che ha visto momenti di alto gradimento durante la recitazione dell’ “Ode a una bottiglia defunta da anni” di Ernesto Ragazzoni, poeta di Orte dei primi del Novecento, e del racconto “Confesso che ho bevuto” del giornalista Gianni Mura.

Ma veniamo ai dettagli della degustazione:

- Vintage Tunina, Venezia Giulia IGT 2000, Vinnaioli Jermann, Farra d’Isonzo (GO)

Questo vino bianco, uno dei più famosi d’Italia, proviene dalla storica “Vigna dell’Antonia”; ha debuttato sul mercato nel 1975 e si tratta di un uvaggio (vale a dire che tutte le uve che lo costituiscono vengono raccolte nello stesso periodo anche se appartenenti a vitigni diversi) di Sauvignon (circa il 70%) ed in misura minore da Picolit, Chardonnay, Ribolla Gialla e Malvasia Istriana. Viene vinificato in acciaio e matura in bottiglia senza subire un passaggio in legno. Fin dall’esame visivo si ha l’impressione di avere a che fare con un vino di stoffa: mi hanno colpito la brillantezza e la nitidezza del colore, di un giallo dorato vivo.

Al naso è ampio, subito si percepisce una sua vena minerale che poi si acquieta per lasciare il posto a sentori eleganti di fiori secchi come la camomilla e di miele, mentre i frutti che richiama sono a pasta bianca, come la mela e la pesca.
Ottimo l’equilibrio gustativo, ancora molto piacevole la freschezza, ma ciò che davvero stupisce è l’infinita persistenza gusto-olfattiva, degna di un grande vino rosso!

Come nota posso aggiungere che vini bianchi di questo calibro possono a mio avviso essere serviti a 2-3 gradi centigradi rispetto agli altri; infatti, alla fine della serata, quando la temperatura del vino nel calice si è alzata, ho percepito al naso delle note agrumate davvero piacevoli, notevolmente smorzate quando il vino mi era stato servito a 8-10 °C.


- Bricco dell’Uccellone, Barbera d’Asti DOC 2000, Braida di Giacomo Bologna, Rocchetta Tanaro (AT)

Massimi esperti nella vinificazione di questo vitigno autoctono piemontese, la Famiglia Bologna offre al mercato diverse Barbera di livello altissimo come questa Bricco dell’Uccellone uscito sul mercato nel 1985. Impenetrabile il colore di un rosso rubino ancora giovanile nei riflessi, il vino gira nel calice in maniera davvero pesante e densa.

Piacevolissimo il naso di frutta rossa di sottobosco, mora e ribes su tutti, nella versione sotto spirito. Escono poi allo scoperto le spezie dolci dovute all’affinamento in legno, ho percepito nettamente la vaniglia ma ancor più i chiodi di garofano, ad ogni modo questa prevalenza nell’intensità olfattiva dei sentori di frutto mi ha ben impressionato.

In bocca il vino riesce a convincere per il suo equilibrio, la tannicità è ancora viva ma il vino non è “seduto”, anzi, la caratteristica freschezza del vitigno Barbera ben si sente, come del resto quella che definisco “grana” del vino, ovvero quella sensazione tattile percepibile sulle papille gustative e che è indice di un vino ancora in evoluzione. Bello e soprattutto armonico il finale che richiama i frutti rossi già odorati. Come nota segnalo che in abbinamento è stato servito un Castelmagno, formaggio DOP piemontese, di notevolissima persistenza che è riuscito a sovrastare il vino, cosa davvero non facile.

- Mille e una notte, Contessa Entellina DOC 2000, Donnafugata, Marsala (TP)

Grande Azienda siciliana che ha “inventato” la raccolta notturna come evento che annuncia l’inizio della vendemmia in Italia, ha presentato per la prima volta questo Nero d’Avola in purezza nel 1999, ed in pochissime vendemmie Mille e una notte è divenuto un prodotto di riferimento dell’Azienda.

Ancora più cupo e pesante nel bicchiere del vino precedente, presenta al naso un’iniziale vena “terrosa”, umica, che contraddistingue spesso questo vitigno, ricordandomi per esempio il Chiaramonte Rosso di Firriato. Si sviluppa quindi un’intensa speziatura, di fine qualità, che suggerisce l’utilizzo di diversi tipi di legno; fra le consuete note dell’affinamento spicca il sentore di pepe nero. In bocca è sì morbido ma pure tannico e sapido, l’equilibrio ottimale a mio avviso non è ancora stato raggiunto, ma la chiusura è piacevole e persistente; nel complesso il vino è robusto, ma queste sensazione così forti vanno un po’ a scapito della finezza del prodotto.

A fine serata ho raccolto alcuni pareri tra i presenti; davvero soddisfatto il Delegato AIS di Ferrara, Andrea Toselli: “La nostra Delegazione con il passare del tempo si sta facendo sempre più apprezzare dal pubblico per l’originalità ma soprattutto il contenuto delle manifestazioni che organizza o nei quali collabora. Sicuramente questo è uno stimolo a concentrarsi su un numero magari più limitato di eventi, ma dal respiro più ampio. Tra queste segnalo la cena degustazione del 10 novembre 2004 con i vini della Cantina Dettori, alla quale sarà presente anche il noto Produttore sardo”.

Euforico anche il Dottor Giriola dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Copparo: “Mai avrei previsto un tale successo e soprattutto entusiasmo per questa serata. Sarebbe davvero bello far partecipe di un evento simile un numero ben più grande di persone: l’evento potrebbe essere l’inaugurazione del nuovo teatro di Copparo il prossimo 24 ottobre. Ad ogni modo serate di questo genere verranno sicuramente ripetute, da parte del Comune c’è il massimo interesse e disponibilità”.


Mirco Mariotti
axemir@libero.it

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