ROMA — Da un Ogm all'altro. Archiviato momentaneamente il «caso sementi» di mais e soia con la scelta della tolleranza zero, le polemiche sui prodotti geneticamente modificati riesplodono su un prodotto — il vino — che oggi rappresenta una delle bandiere più gloriose del made in Italy nel mondo, assieme alla pizza, alla Ferrari e alle griffe della moda.
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