Cantine Madonna delle Grazie

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  • Venosa (Potenza)
  • Basilicata
  • Via Appia - Loc. Vignali
Foto azienda
  • Dati di produzione e vendita
  • Anno di fondazione: N/A
  • Superficie vitata: 8.00 ha
  • Bottiglie prodotte: N/A
  • Vendita diretta: Si
  • Reperibilità dei prodotti: N/A
  • Export: N/A
  • Contatti e Ospitalità
  • Referente: N/A
  • Visite in azienda: Si
  • Lingue parlate: Francese, Inglese, Italiano
«Cantina Madonna delle Grazie non nasce nel 2003, ma è la continuazione del lavoro e tradizione che io e la mia famiglia ininterrottamente da 4 generazioni svolgiamo nelle nostre vigne. Ricordo ancora perfettamente, durante il festoso e faticoso periodo della vendemmia, il canto delle vendemmiatrici, i carri pieni di ceste d’uva trainati dai muli, il rombo delle tine di rovere che venivano trasportate facendole rotolare per le strade del paese da una cantina all’altra. Ed ancora in cantina la pigiatura le follature, ed il fascino dei lavori di svinatura e pressatura. A sera la gioia e la soddisfazione di lavorare in cantina era grande, nonostante la stanchezza e il duro lavoro della vendemmia. Ricordo ancora nitidamente mio nonno Giuseppe, d’arte vignaiolo, con il suo volto a volte allegro a volte severo, mentre varcava la porta, della cantina sul cui lato era appesa una frasca, simbolo della vendita del vino, efficace quanto la più luminosa delle attuali insegne. Oggi la promozione di un prodotto si fa con il marketing, internet, la pubblicità. Invece negli anni venti quando mio nonno piantò le prime vigne e cominciò a vendere vino la comunicazione era innanzitutto affidata alla frasca ed alla pubblicità del banditore venosino. Questi vagando per le strade e le piazze di Venosa, instancabilmente annunciava la vendita del vino. Mio padre mi raccontava che allora non si conoscevano tanto i cognomi dei vignaioli ma più che altro i loro soprannomi. Infatti quando mio nonno mandava “il bando” per le strade ad annunciare, Latorraca a San Pietro vende il vino, poca gente veniva. Il giorno dopo, suo malgrado lo rimandava dicendo, Setteminestre vende vino a San Pietro e subito la cantina si affollava di gente, perchè questo era il soprannome di mio nonno. A tutti era infatti nota la sua bravura come vignaiolo e la bontà del suo vino. Le vigne ed i vini di mio nonno, erano riconosciuti come i migliori a Venosa. Con questi valori semplici e con il duro lavoro in vigna sono cresciuto. Con le mie vigne ho avuto le mie migliori soddisfazioni ma anche i miei momenti più difficili. Abbiamo conservato le nostre vigne, da sempre i nuclei storici dell’Aglianico, anche quando in momenti difficili la viticoltura sembrava dovesse finire nel Vulture. Sono contento che oggi la mia famiglia voglia continuare con i miei figli , nati viticoltori e divenuti enologi, il mio lavoro e questi valori».
le vigne

I nostri vigneti si estendono su una superficie complessiva di 8 ha, distribuiti in 4 contrade tutte nell’agro di Venosa, ad un’altitudine compresa tra 400 e 550 m. Sono tutti rigorosamente allevati a controspalliera, sistema di potatura guyot, con densità media di impianto di 4.500 ceppi/ha. Le rese sono rigidamente controllate, e le vendemmie, sfidando alle volte la buona sorte, sono volutamente tardive. La gestione complessiva del vigneto è condotta con tecniche certificate a basso impatto ambientale. La direzione tecnica di tutte le operazioni in vigneto come in cantina è personalmente seguita da mio figlio Michele, agronomo e specialista in enologia e viticoltura, coadiuvato da Paolo, prossimo enologo. Orgogliosamente posso affermare che i nostri vigneti e le nostre cantine sono stati il passato, sono il presente ed il futuro della mia famiglia.
le cantine

Le nostre nuove cantine, ubicate in prossimità del complesso monastico della Madonna delle Grazie (XVI secolo), sono dotate di moderne attrezzature e vinificatori verticali di piccola taglia. Ci permettono di valorizzare la qualità delle nostre uve selezionate, attuando una studiata tecnica enologica. Essa è basata su esperienze dirette di ricerca scientifica sulle tecniche di vinificazione ed su una profonda conoscenza dell’Aglianico del Vulture. La capacità di lavorazione, al momento limitata della nostre cantine, verrà potenziata nel prossimo anno con la realizzazione di un impianto moderno ed un ulteriore barriccaia. Tale impianto renderà possibile la lavorazione di tutte le nostre uve aziendali sempre in vinificatori verticali di piccola taglia con le più razionali tecniche, idonee ad ottenere il miglior risultato enologico possibile. Alla volte si pretende con la tecnologia enologica di ottenere immediatamente un vino elaborato o di creare la qualità partendo da una materia prima non eccelsa. Un grande vino richiede invece una grande uva ed una paziente tecnica enologica semplice e lineare con i suoi lungi tempi di lavorazione ed affinamento, molto vicina a quella tradizionale, che noi vogliamo riproporre attualizzandola.
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