Casale Marchese

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  • Frascati (Roma)
  • Lazio
  • Via di Vermicino, 68
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  • Dati di produzione e vendita
  • Anno di fondazione: N/A
  • Superficie vitata: N/A
  • Bottiglie prodotte: N/A
  • Vendita diretta: No
  • Reperibilità dei prodotti: N/A
  • Export: N/A
  • Contatti e Ospitalità
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  • Lingue parlate: N/A
arlare di Frascati evoca in Italia e nel mondo un moto di simpatia. Nome famoso, associato immediatamente al vino, terra generosa, ha da sempre accolto e convinto i suoi visitatori.
Lo si capisce bene guardando da una delle finestre del Casale che volge le spalle alla città di Roma: vigneti ed uliveti accompagnano lo sguardo sino alle mura della polis, volute dal Papa Paolo III Farnese. Oltre, incontriamo le ville sorte dagli inizi del Cinquecento e, più in alto ancora, la cima del monte Tuscolo, dove ha origine la nostra storia.
La tradizione vuole che Telegono, figlio di Ulisse e Circe, fondò la città di Tusculum, che gli storiografi fanno risalire al IX secolo a.C.
Testimonianze di cultura greca e latina emergono dal secolare rapporto e dominio di Roma. Al massimo del suo splendore la città accoglieva edifici lussuosi, ville di notabili romani come Tiberio, Cicerone, le famiglie dei Portia, dei Mamilia, la Fulvia e la Fonteia. Un importante anfiteatro, realizzato nel II secolo d.C., ospitava oltre 3000 spettatori.
La posizione strategica, l'orgoglioso carattere autonomo, l'ondivago rapporto di amore e odio con la Città Eterna ne segnarono la fine nell'anno 1191.
Già prima di allora, alcuni avevano dato vita ad un piccolo borgo chiamato "Frascata", che sorgeva alle pendici del Monte, vicino ai resti di quella che si crede essere la Villa di Lucullo.
La posizione amena, il terreno fertile di origine vulcanica e, ancora una volta, la vicinanza con Roma, ne determinarono lo sviluppo: i Torlonia, gli Aldobrandini , i Falconieri, i Lancellotti, i Borghese ed altri ancora edificarono stupende ville, ancor oggi godibili all'ammirazione dei visitatori.
In queste nobili residenze si confrontarono i massimi artefici del '500 e del '600 da Giacomo Della Porta al Maderno, dal Vanvitelli al Borromini.
Oltre le ville, la "forma urbis" è quella di una grande balconata naturale sulla pianura, alle cui spalle il cielo si confonde con un bosco fitto.
La presenza di manufatti monumentali è una caratteristica tipica di Frascati, così come le sue piazze, monumentali anch'esse, grandi spazi per accogliere e stupire.
Fra le tante curiosità che annovera Frascati vi è anche il primato di aver inaugurato il 7 luglio 1856 il primo tratto ferroviario di quello che fu lo Stato Pontificio. Ma anche la cronaca di una nuova distruzione, l'8 settembre del 1943, quando il tragico epilogo della guerra colpì duramente la Città. Descritti, seppur brevemente, i luoghi e le origini, torniamo ad osservare più da vicino questo sito ancora con lo stesso sguardo che suggestionò pittori ed incisori, ispirò poeti e letterati come Clara Wells che nel 1878 scrisse: "... È una linda fattoria immersa nel verde, chiamata il Marchese". Oggi, come allora, la bellezza di questo luogo è il suo isolamento, immutato da quando la famiglia Carletti, sul finire dell'800, ne divenne proprietaria.
Il Casale Marchese poggia su due antiche cisterne romane. Già nella Bolla di Bonifacio VIII del 12 maggio 1301 se ne fa menzione, citando i beni della famiglia Annibaldi. Nel 1713 il Casale è ricordato come dimora del musicista Emilio del Cavaliere. Nel corso dei secoli più volte troviamo citazioni, come nel Catasto Pontificio del 1860.
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