Cantine Biondelli

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  • Cazzago San Martino (Brescia)
  • Lombardia
  • Via Basso Castello, 2
Foto azienda
  • Dati di produzione e vendita
  • Anno di fondazione: N/A
  • Superficie vitata: N/A
  • Bottiglie prodotte: N/A
  • Vendita diretta: Si
  • Reperibilità dei prodotti: N/A
  • Export: N/A
  • Contatti e Ospitalità
  • Referente: N/A
  • Visite in azienda: Si
  • Lingue parlate: Inglese, Italiano
La proprietà della Famiglia Biondelli appartiene al territorio di Bornato, un antico borgo sito nel cuore della Franciacorta. L’azienda agricola, che comprende diversi terreni, ha il suo centro in una cascina cinquecentesca edificata di fronte allo storico castello medioevale di Bornato (oggi Villa Orlando) e all’inizio della splendida Valle del Longarone racchiusa tra gli abitati di Bornato, Cazzago San Martino e Calino. Gli stessi luoghi in cui nel 1438, durante la guerra tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia per il controllo di Brescia e Bergamo, si verificarono i combattimenti tra le truppe milanesi guidate da Nicolò Piccinino e le milizie venete condotte dal bresciano Antonio Martinengo e da Erasmo da Narni detto il Gattamelata.
La proprietà, detta Breda (termine che indica un podere di più campi distribuiti intorno a una casa colonica derivante dal latino “proedium”, o dal longobardo “braida”), fu acquisita nel periodo immediatamente successivo alla fine del secondo conflitto mondiale da Giuseppe Biondelli, futuro Ambasciatore d’Italia e allora Console Generale a Innsbruck in Austria. A tale proposito è interessante notare come un curioso destino sembri legare questa antica proprietà con il mondo della diplomazia.
Prima di divenire proprietà dell’Ambasciatore Giuseppe Biondelli, la tenuta apparteneva, infatti, al conte Alessandro Fè d’Ostiani (1825-1905), Senatore del Regno d’Italia e Ministro Plenipotenziario in diversi paesi (Cina, Giappone, Brasile, Belgio e Grecia). La proprietà passo poi a sua figlia Paolina che andò in moglie al conte Charles Jean Tristan de Montholon Sémonville (1843-1899), anch’egli diplomatico che arrivò a ricoprire la carica di Ambasciatore di Francia in Isvizzera. Un passato glorioso che per circa un secolo ha fatto di Bornato un crocevia della diplomazia Europea e che si pone come base ideale alla vocazione della Famiglia Biondelli di far conoscere i vini di Franciacorta ben oltre i confini nazionali.
E’ con questo obbiettivo che gli antichi ambienti della cascina sono stati completamente ristrutturati e ampliati con la costruzione della cantina sotterranea, al fine di creare una struttura idonea alla vinificazione delle diverse uve (Chardonnay per il Franciacorta e Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Nebbiolo e Barbera per il Curtefranca Rosso) provenienti dai vigneti impiantati in base alla specifica vocazione dei terreni.
Oggi l’antica tenuta è una moderna azienda dotata delle tecnologie enologiche più avanzate e in grado di garantire una produzione di vini di alta qualità in un perfetto connubio tra tradizione e modernità.
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