Nico Casa Vinicola

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  • Castellaneta (Taranto)
  • Puglia
  • Via Roma, 145
Foto azienda
  • Dati di produzione e vendita
  • Anno di fondazione: 1935
  • Superficie vitata: N/A
  • Bottiglie prodotte: N/A
  • Vendita diretta: Si
  • Reperibilità dei prodotti: N/A
  • Export: N/A
  • Contatti e Ospitalità
  • Referente: N/A
  • Visite in azienda: Si
  • Lingue parlate: Inglese, Italiano
La famiglia Nico arrivò a Castellaneta agli inizi del ‘900 dalla vicina Gioia del Colle nella provincia di Bari; i fratelli scesero verso valle per far fortuna ed infatti, armati di buona volontà si diedero subito da fare nella coltivazione delle mandorle, delle olive, nella produzione dell’olio e nella pastorizia. In tempi difficili, di estrema povertà, uno dei fratelli, Giuseppe Nico, che era molto intraprendente, cominciò a dar vita ad un florido commercio di olio, prodotti caseari, ma soprattutto di vino; è durante la prima guerra mondiale, infatti, mentre assolve al servizio militare come autista di un generale, che nacque l’idea di produrre vino per le guarnigioni in guerra. L’idea ebbe successo e negli anni successivi, in particolare dal 1935, si cominciò a produrre vino su larga scala ed il Primitivo Nico arrivò imbottigliato nelle mense militari. In un periodo in cui la maggior parte dei contadini produceva vini per conto proprio, per i propri bisogni famigliari, Giuseppe Nico scommesse quindi sulla possibilità di commercializzare il prodotto autoctono nel resto d’Italia; la cantina non a caso si affaccia sull’antica Via del Commercio (oggi via Roma) a due passi dalla Porta Piccola del Borgo Antico; era questa l’arteria principale di collegamento verso Taranto, Brindisi da Matera e Bari, su cui si spostavano già prima dell’Unità d’Italia i carri carichi di olio, vino e grano; su quella via che diventava poi la Via Appia i carri tornavano dalla Capitale e da Napoli pieni di stoffe pregiate, minuterie, spezie, carta ed inchiostro.Man mano che il commercio di vino aumentava il suo volume, Giuseppe Nico ebbe bisogno di allargare le proprie tenute in campagna acquistando nuovi vigneti nelle contrade del territorio di Castellaneta.La tradizione della vinificazione venne trasmessa al quinto genito di Giuseppe, cioè Vittorio il quale ereditò la cantina nel 1955 portandola avanti fino ai giorni nostri e lasciandola ai suoi figli enologi Giuseppe e Stefano, e alla sommelier Annalisa.
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