- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: 2000
- Superficie vitata: N/A
- Bottiglie prodotte: N/A
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: N/A
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: N/A
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: Inglese, Italiano
L’avventura delle cantine Fatascià inizia nel 2000, quando Stefania e Giuseppe decidono di spiccare il volo, liberi come una piccola capinera di Pantelleria e di produrre vini di altissima qualità dallo spirito giovane e innovativo. Senza dimenticare, però, la tipicità e le caratteristiche delle uve siciliane. Seguiti da Riccardo Cotarella, enologo di fama Internazionale, Stefania individua inizialmente a San Giuseppe Jato (poi sarà la volta di Santa Margherita Belice, Niscemi, Vittoria e Trapani), alcuni vigneti particolarmente adatti a produzioni di qualità. E decidono di prenderli in gestione. Nascono così due rossi che incontrano subito i favori del pubblico e della stampa specializzata: il Nero d’Avola Almanera, che nel 2003 riceve i Tre Bicchieri dalla prestigiosa Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso e Slow Food Arcigola, e l’Insolente blend di Merlot e Cabernet Sauvignon. Stefania è l’anima, anzi l’anima nera, di Fatascià: sulla carta, si occupa solo della produzione, ma in realtà si “impiccia” in tutte le altre attività dell’azienda, ad eccezione del Commerciale, regno incontrastato di suo marito Giuseppe. La produzione è tutta nelle sue mani. Perché ha talento. Perché ha studiato Enologia e Scienze agrarie. Perché ha seguito i preziosi consigli di un enologo del calibro di Giacomo Tachis. Ma soprattutto per “colpa” di Cotarella, «l’unico italiano a fare consulenze in Francia», che l’ha fortemente voluta al suo fianco in questo ambizioso progetto.