Rodosio

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  • Savignano Sul Rubicone (Forlì Cesena)
  • Emilia Romagna
  • Via Emilia Ovest, 54
Foto profilo Originario del Molise, terra di pascoli e di latte, dal 1935 al 1944 Rodosio vendeva “ la scamorza fresca “, questa era la denominazione della mozzarella, prodotta nelle mastelle di legno in un piccolo caseificio di proprietà di un suo conterraneo a Savignano. Rodosio portava la mozzarella confezionata in cassette di legno avvolta in carta in treno a clienti sparsi in tutta Italia da Bolzano a Bari a Firenze a Genova dove veniva addirittura imbarcata sui transatlantici in partenza per gli Stati Uniti per alleviare la lontananza di coloro che erano emigrati, con il sapore dei prodotti della loro terra.
Nell’ottobre del 1944 la guerra ha lasciato i suoi pesanti segni, il Caseificio non esiste più. Dopo un mese di pesanti bombardamenti, tutta Savignano è ridotta ad un cumulo di macerie. Si deve riorganizzare tutto per riportare il paese alla normalità. Nulla si è salvato e ciascun abitante fa del suo meglio per ricostruire ciò che è andato perduto. E’ così che Rodosio si offre per organizzare la raccolta del latte per la distribuzione alla cittadinanza.
Riprende i contatti con tutti gli allevatori della Valle del Rubicone, allestisce un piccolo caseificio e, coadiuvato da un casaro campano, inizia a produrre nuovamente mozzarella.
Il latte in parte arriva al caseificio portato direttamente dagli allevatori, in parte deve essere raccolto alle stalle dei piccoli produttori che sono riusciti a salvare le vacche, ma per fare questo ci voleva un mezzo di trasporto.
Dopo la guerra erano tempi difficile per trovare un furgone e fu così che Rodosio sacrificò una stupenda Balilla che da decappottabile, segata in due, si trasformò nel “ camioncino per la raccolta del latte fresco“ .
Vicende alterne si susseguirono negli anni difficili del dopoguerra, il caseificio piano piano aumentò la sua produzione con altri prodotti tipici come la ricotta , le treccine al fior di latte, le scamorze fresche e quelle affumicate con i trucioli di legna nel capanno dietro lo stabilimento.
Nel 1954 il caseificio risulta iscritto all’Albo delle Imprese Artigiane con la denominazione di Caseificio Rodosio & Bianchi.
All’inizio degli anni ‘80 Bianchi esce dalla Societa’ e il Caseificio Rodosio continua la sua storia come Caseificio Rodosio Onofrio & C.
La storia recente non è così interessante, gli eventi si susseguono all’insegna delle innovazioni ma sempre nel rispetto e nel ricordo della tradizione acquisita come un punto di forza.
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