Panificio Palumbo

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  • Cisternino (Brindisi)
  • Puglia
  • Via Roma, 62
Foto profilo Il Panificio Palumbo nasce, nel 1937, dall’iniziativa di nonna Maria Addolorata Annese che, per far fronte alle vitali esigenze di una famiglia numerosa, pensa di trasformare l’arte casalinga delle massaie in una vera e propria attività artigianale.Il nonno Michele, figlio del maestro Francesco (ceramista nelle botteghe di Grottaglie alla fine dell’ ‘800), spinto probabilmente più dalla passione nei confronti della moglie Maria Addolorata che dalla possibilità di un reale ritorno economico, aveva pensato di impiantare a Cisternino, all’inizio del ’900, l’arte appresa dal padre.Come previsto dal padre Francesco, Cisternino non si rivelò tra i luoghi più indicati per la produzione di ceramiche di pregiata finitura, quali erano abituati a produrre, e il ritorno economico non ci fu mai, anzi, alla prima produzione di terrecotte, si dovette registrare il tracollo finanziario della famiglia.Per far fronte all’avvenuto disastro economico, Maria Addolorata decide di prendere in affitto un vecchio forno di proprietà di "Don Ciccio" Devitofranceschi, dove, sostenuta dal marito e dai figli maggiori (Francesco, Filomena, Anna), dà origine alla prima generazione di panificatori Palumbo.In un paio d’anni dall'avvio, il vecchio forno comincia a rendere bene, ma "Don Ciccio" pensò di rientrarne in possesso, costringendo la famiglia a cercare una nuova sede per la sua attività.Dopo aver finalmente stilato il contratto per l’acquisizione di un nuovo forno, lo scoppio della seconda Guerra Mondiale blocca la consegna del nuovo impianto, che avverrà, di fatti, solo nel 1950.Nel frattempo crescono anche gli altri figli di nonna Addolorata, tanto che, alla nuova apertura, nelle attività del panificio si associa, ai figli maggiori, il restante della truppa (Andrea, Maria Scala, Antonio e Ciro).
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