Molise
- Prodotti Dop e Igp
DOP - REG. CE 1236/96 del 01/07/96
CENNI STORICI
L'etimologia della denominazione "Caciocavallo Silano" deriva dal nome
dell'altopiano della Sila, nome che è prevalso per lunga consuetudine
nell'area di produzione e nei mercati di consumo. Il nome Caciocavallo
deriva dalla consolidata tecnica di stagionatura del prodotto che viene
posto, legato a coppie, "a cavallo" di un sostegno. Data la tradizionalità
del formaggio, la denominazione è stata riconosciuta originariamente con
D.P.R. 30.10.1955, n.1269, cui ha fatto seguito il D.P.C.M. 10.5.1993,
recante norme innovative di produzione e di designazione.
AREA DI PRODUZIONE
Territorio dei Comuni ricadenti nelle province di: Catanzaro, Cosenza,
Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Campobasso, Foggia, Bari,
Taranto, Brindisi, Matera, Potenza e intero territorio della contigua
provincia di Isernia, che configurano un'area continua.
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
Formaggio di latte di vacca, semi-duro a pasta filata, di stagionatura
variabile, di forma ovale o tronco-conica, con testina o senza, con
presenza di insenature. Crosta: dura, liscia, sottile e lucida; pasta:
friabile, scagliosa, di un colore giallo oro, se a lungo stagionata;
sapore: dolce burroso alla media stagionatura, pronunciatamente piccante a
stagionatura avanzata.
TECNICHE DI PRODUZIONE
La pasta, ottenuta dalla cagliatura del latte con aggiunta di caglio di
vitello, viene sottoposta ad un processo di filatura in acqua calda, cui
segue la modellatura nelle forme tradizionali. Successivamente si procede
alla salatura e alla stagionatura variabile, ma comunque di breve periodo.
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