04.12.2011 | Eventi Inserisci una news

GRECOMUSC’ UN VITIGNO ANTICO, IL VINO DEL FUTURO

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Mettete insieme un professore di filosofia, due archeologi, poche centinaia di ceppi su piede franco di un vitigno antico e, con l’aiuto di alcuni esperti ricercatori, otterrete il vino del futuro!

È quanto avvenuto nella Cantina Contrade di Taurasi, una piccola azienda vitivinicola a conduzione familiare di Taurasi, in provincia di Avellino, dove il padre Alessandro e la figlia Antonella con il marito Flavio, dopo aver prodotto dal 1998 esclusivamente vino aglianico, hanno riscoperto e vinificato un vitigno a bacca bianca chiamato "Grecomusc'", "Roviello" o "Rovello bianco", coltivato da pochi contadini nei comuni di Taurasi, Mirabella Eclano e Bonito. Il risultato davvero eccezionale è stato espresso nella verticale di tutte le annate prodotte (la prima nel 2004) svoltasi il 30 novembre 2011 presso il ristorante Rosiello di Napoli.

Il termine Greco muscio non è citato nella ampelografia classica. Risale al 1875 la descrizione di una varietà "Rovello bianco" (ad Avellino) o Roviello (ad Altavilla Irpina) con caratteri ampelografici corrispondenti a quelli del vitigno chiamato Greco muscio, che rientra nel progetto "Atlante dei Vitigni Storici Irpini" dello ST.A.P.A. – Ce.P.I.C.A. della Regione Campania.

Le principali caratteristiche che contraddistinguono questa varietà sono la foglia a seno libero ed il pericarpo che cresce in eccesso rispetto alla polpa, dando al chicco l'aspetto "moscio", accentuato da scarsa disponibilità idrica nel periodo di maggior accrescimento che genera un rapporto solido/liquido non usuale.

La vinificazione avviene da grappoli raccolti manualmente e subito trasportati in cantina, dove

vengono pigiati, diraspati e pressati. La fermentazione alcolica avviene a 18°C utilizzando lieviti autoctoni selezionati nelle vigne. Il vino matura in contenitori di acciaio e rovere per circa 11 mesi ed è imbottigliato con filtrazione non spinta. Con questo procedimento, che rispetta la naturalità del prodotto senza complicate alchimie in cantina, Contrade di Taurasi produce da un vitigno antichissimo un vino tradizionale ed allo stesso tempo moderno, con profumi e sapori differenti secondo le annate, ciascuna irripetibile ed inimitabile.

È stata davvero una esperienza unica la degustazione di questo vino eccezionale, di colore paglierino intenso quasi dorato, profumo molto intenso e persistente in cui sono presenti sentori minerali, fiori gialli, menta, fieno, idrocarburi, zolfo e pelliccia. Al gusto è risultato sempre secco e consistente, di grande intensità e lunga persistenza, caldo e molto sapido, quasi masticabile, con un'ottima acidità che lo rende molto longevo.

L'evento, che ha meritato l'attenzione del telegiornale di Canale 21, la più importante emittente televisiva privata della Campania, si è concluso con una graditissima sorpresa, la degustazione in anteprima di due cru di Taurasi DOCG della vendemmia 2007, Vigne d'Alto e Coste, che esprimono in maniera diversa secondo i siti di coltivazione, comunque al massimo livello, le caratteristiche migliori dell'Aglianico. Ad essi sono stati abbinati alcuni prodotti tipici irpini (ricotta, capocollo, caciocavallo e zuppa di fagioli con verdure) insieme a deliziose specialità del ristorante Rosiello.

Alla Cantina Contrade di Taurasi ed al ristorante Rosiello i più sinceri complimenti ed auguri della Condotta Slow Food Avellino.

Per informazioni: avslow@gmail.com


Tag: campania, taurasi, vino, televisione, greco, bianco, vitigno, antico, muscio, canale 21, rovello, roviello


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