24.11.2009 | Vino e dintorni Inserisci una news

IL CORBINELLO DEI COLLI EUGANEI Divagazioni e ricordi sul tema.

Invia un commento

Ci speravo, ci contavo, questa idea mi si arrovellava nella testa, e finalmente, inconsciamente, qualcuno l’ha recepita, probabilmente in via telepatica.

IL CORBINELLO  DEI COLLI EUGANEI        Divagazioni e ricordi sul tema.

Ci speravo, ci contavo, questa idea mi si arrovellava nella testa, e finalmente, inconsciamente, qualcuno l’ha recepita, probabilmente in via telepatica.

Era proprio in questo periodo stagionale con le prime nebbie agli inizi degli anni cinquanta;  i miei ricordi sono nitidi, forse perché le prime percezioni della vita sono quelle che non si scordano più, ti rimangono impresse nella mente come se fossero marchiati a fuoco, eppure non erano bei momenti, il freddo, la fame che non ti lasciava mai, la divisione di tutto quello che c’era sopra la tavola, e si era sempre in troppi, ma quello che ricordo in questo momento sono solo cose belle e positive, forse perché noi bambini di allora eravamo protetti da tutte quelle grandi figure che c’erano in famiglia, e soprattutto dai nonni.

Ah si, i nonni di allora, purtroppo quelli di adesso sono relegati dalla società moderna e globalizzata, a figure marginali, che diventano un peso per la società civile ( e per i famigliari), dopo che per ovvi motivi di età hanno smesso di fare l’ultima azione civile concessa loro “ I BAMBINAI”. No, una volta non era così, il nonno era il fulcro della famiglia, non parlava molto, non ce n’era  bisogno, uno sguardo e si capiva tutto, il suo equilibrio era dovuto dal lungo lavoro, le sofferenze, e quelle conoscenze che si trasmettevano di padre in figlio solo con i sensi di cui il buon Dio ci ha dotati.

Ecco il mio nonno era uno di questi, Antonio, come il santo di Padova, ed era proprio un santo, solo per quello che mi ha insegnato, poche parole, ma sguardi intensi di gioia mista a sofferenza e dolore, che io piccolo riuscivo ad interpretare.  Mi ricordo una frase che era solito dirmi guardandomi negli occhi: <<  TE SI DOLSE COME EL VIN CORBINEO>> (sei dolce come il vino corbinello).

CORBINEO (Corbinello) anche il computer non lo conosce, me lo sottolinea in rosso, ma io da quando ho incominciato a bere il vino l’ho sempre vanamente cercato.

Una scellerata decisione agli inizi del novecento da parte dei preposti organismi di controllo enologico, incoraggiava finanziando i contadini ad eliminare questo vitigno autoctono in favore di quelli internazionali, relegando nel limbo dei ricordi destinati a scomparire con li cambio generazionale questo meraviglioso e  profumatissimo  vino .

Alleluia! ieri sera grazie ad un carissimo amico a qui avevo confidato questa mia ricerca, sono riuscito a bere e degustare per la prima volta il CORBINELLO,  scoprendo che nei Colli Euganei ci sono due viticoltori che lo producono molto limitatamente in versione spumante rosso, l’ Azienda Borin Vigne e Vini di Monselice PD  e L’Azienda Il Pianzio di Galzignano Terme PD.

Non voglio raccontarvi le sensazioni  provate nel degustare questo stupendo rosso dalle mille bollicine per non condizionarvi,  abbiamo assaggiato quello dell’AZIENDA IL PIANZIO DI GALZIGNANO TERME e sarà uno dei vini che da quest’anno entreranno nella cantina dei miei ristoranti, inoltre lo porterò sicuramente nelle cene venete che preparerò per Slow Food in Toscana.

Se riuscite a trovarlo assaggiatelo, e mandatemi le vostre impressioni, non vorrei essere stato condizionato dai ricordi. Cin Cin.

 

 Renzo Galeazzo  - cuoco itinerante                        renzo@renzogaleazzo.it             www.risthotelmulino.it

    


px
px
px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?