16.04.2009 | Cultura e Tradizioni Inserisci una news

IL COTECHINO ED IL FRIULARO

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Ma voi il cotechino come lo mangiate?

 

Ma voi il cotechino della bassa padovana quello serio, con solo carne di maiale, cotiche macinate, sale, pepe e senza aggiunta di grasso, come lo mangiate? Verrebbe da rispondere con la bocca ad una domanda così, allora ve la pongo in altra maniera, “ come lo utilizzate in cucina” ? ecco, va meglio così ? Vi do alcuni suggerimenti, perché, ad una mia precisa domanda sull’utilizzo del povero insaccato durante le cene che realizzo in giro, mi sono sentito rispondere dalla maggioranza dei presenti “ lesso o bollito” che è la stessa cosa poi.

Risposta corretta senza dubbio, ma se ci mettiamo un po di fantasia, potremmo capire come le donne delle mie zone ( la bassa padovana ) cinquant’anni fa riuscivano a soddisfare la fame dei loro cari ( e ce nera tanta in queste zone ) con quello che riuscivano a produrre in campagna e con quello che allevavano, sua maestà il maiale. Si il maiale, questo animale si può dire ha salvato dalla fame un paio di generazioni, lui, intendo il maiale, si adatta a tutto, mangia di tutto, e viene mangiato tutto, non si buttava niente, neanche il sangue e sapete quale era il vino che si accostava a questi piatti? Il FRIGOARO oggi chiamato FRIULARO, questo vitigno ( genoma del Raboso Piave)

era quasi completamente scomparso, infatti le autorità agrarie del fine ottocento incoraggiavano l’espiando di tale vitigno, favorendo ed incoraggiando la coltivazione degli internazionali provenienti dalla Francia. Il Conte Lorenzo Borletti proprietario delle tenute del Dominio di Bagnoli, grazie alla sua sensibilità, ricerca storica e lungimiranza ha ridato dignità a questo vitigno riportandolo in produzione, e battendosi con caparbietà grazie a documenti storici di famiglia che dimostravano la coltivazione di queste vigne sin dall’anno mille, ha ottenuto dal ministero delle politiche agricole la denominazione di origine controllata.

Allora vi elenco in quanti modi queste signore della cucina povera riuscivano proporre in tavola il cotechino senza sentirsi dire “ ma, ancora cotechino? “ .

 

 

Antipasto

COTECHINO BOLLITO E SERVITO FREDDO, TAGLIATO MOLTO FINE

ACCOMPAGNATO DA CIPOLLA BIANCA CONDITA CON OLIO ACETO

DI VINO ROSSO E PANE BISCOTTO.

 

Primi

BIGOLI O FETTUCCINE CON UN RAGU’ DI COTECHINO E REGALIE DI

POLLO.

 

RISOTTO AL COTECHINO

 

RISO BOLLITO CONDITO CON COTECHINO SMINUZZATO, OLIO, E

FORMAGGIO FRESCO A PEZZETTI.

 

LA ZUPPA DI VERZE CON COTECHINO E PANE VECCHIO

 

 

Secondi

COTECHINO BOLLITO ( adesso si può fare anche a vapore, molto meglio)

COTECHINO IN CROSTA DI PANE

COTECHINO IN UMIDO

COTECHINO BOLLITO IN ACQUA E VINO CON AGLIO E ROSMARINO

COTECHINO CON LE VERZE

COTECHINO CON PATATE

CAVOLFIORI IN PADELLA CON COTECHINO

 

Ecco questi sono alcuni esempi di come si poteva utilizzare e riutilizzare un’unica pietanza facendo di necessità virtù, e quelle donne erano proprio virtuose.

 

Io non sono geloso, se volete ricevere le ricette dei piatti elencati sopra, ed informazioni sul vino che vi ho raccontato inviatemi una mail ( renzo@renzogalezzo.it ) e ben volentieri vi risponderò.

 

Renzo Galeazzo

 

 

 

 

 


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