Sergio e Cristina De Marchi mantengono viva l'atmosfera degli anni in cui l'aristocrazia asburgica veniva qui a scegliere la pasticceria della tradizione viennese e James Joyce si rilassava gustando i dolci più tipici.Oggi, come allora, ci si ferma volentieri in questo locale per un caffè o una cioccolata calda da accompagnare con uno spitz, gianduiotto di pastafrolla glassato con cioccolato fondente che ricorda la forma dell'elmo (spitz) dei soldati austriaci, o una lettera di Morzat, nocciolina ricoperta al marzapane.Insuperabili il presnitz e la putizza, torte triestine ripiene di frutta secca che qui trovano l'interpretazione più autentica, ma anche la pinza e la sacher.Curata la scelta dei vini e dei liquori.