J63

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  • Crespina (Pisa)
  • Toscana
  • Via Delle Colline, 63
Foto profilo E’ una storia ricca di legami e di riferimenti, immersi tra realtà e leggenda, quella che unisce la Tenuta Agricola Torre a Cenaia ed il territorio su cui essa sorge al progetto di investire nel Birrificio Agricolo Artigianale J63.
J appunto, come Julia, quella Giulia fanciulla e martire, divenuta poi Santa Patrona di Livorno, le cui spoglie, trafugate dalla Corsica e dirette a Brescia, attraversarono la Toscana, riposandosi una notte, si dice, proprio in quel di Cenaia. La stradapercorsa dalla Santa fu la via Francigena, itinerario celebre e carico di significato, anticamente seguito da viandanti e viaggiatori, costellato di locande in cuii pellegrini si fermavano a rifocillarsi con un pasto caldo e, non potendo bere acqua, proprio con un boccale di Birra Artigianale, bevanda già all’epoca particolarmente in uso nei luoghi di sosta e di ristoro. 63, perché è un numero magico, secondo la Cabala rappresentante il Sole Fecondante, che genera Vita, ed indissolubilmente legato alla storia di Torre a Cenaia.
Proprio nel 763 d.C., infatti, le reliquie di Julia vengono condotte fino a Brescia, sostando nel borgo cenaiese. Il filo conduttore culturale che, tra misticismo e realtà documentate, intreccia i personaggi, i luoghi, gli eventi, i nomi ed i numeri di questa storia, si ricollega ai giorni d’oggi, all’edificio in cui nasce la nostra birra, appunto recentemente trasformato da antico casolare in Birrificio.
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